Il volto della provvidenza azzurra ha i lineamenti freschi di Di Paolo
Il volto della provvidenza azzurra ha i lineamenti freschi di un ragazzo di 19 anni. Sebastiano Di Paolo ha spedito in porta l’unico pallone buono che gli è capitato tra i piedi. Lo ha fatto quando il 90′ era ormai passato ed al De Simone si cominciava a mugugnare per una sconfitta che premiava oltremisura i pugliesi del Team Altamura.
Ma le partite si vivono fino a quando arbitro fischia e questo Siracusa non é più quello di inizio stagione. Reagisce, ringhia, costruisce e fino alla fine crede nel risultato. Sarebbe stato ingiusto perdere una partita dominata e forse il pari sta persino stretto agli uomini di Turati. Per come si erano messe le cose, è comunque oro colato nel cammimo tortuoso verso la salvezza. Certo, un’analisi obiettiva non può però trascurare come, a fronte di una produzione offensiva notevole e con un numero di cross esagerato, il Siracusa fatichi ancora a trasformare il tutto in occasioni da gol. Però il cuore c’è, la convinzione anche, come la condizione. E per il momento va bene anche così, in attesa dell’Atalanta U23.
Ma dicevamo del ragazzo della provvidenza azzurra. Era “quello buono giusto per la Serie D”, adesso é il giocatore del momento.
Nelle ultime due non era stato neanche convocato. Di Paolo non si è perso d’animo e quando Turati lo ha mandato in campo per il tutto per tutto finale, ecco che trova la fascia giusta per far esultare il De Simone. La sua esultanza dice della voglia del numero 77.
Cresciuto nelle giovanili di Pescara e Torino, poi l’approdo lo scorso anno al Siracusa in Serie D. A luglio è stato tra i primi a rinnovare. E nella sciaguarata partenza di stagione, segnata dal noto mercato in ritardo, è tra i titolari. Nel polverone delle critiche finosce anche lui, “troppo acerbo per questo campionato”, dicono i palati fini. Scivola tra panchina e tribuna. Però quando Turati gli fa cenno di scaldarsi, scatta come una molla.
Con quello di ieri, sono due i gol in stagione firmati da Di Paolo. Praticamente é il capocannoniere azzurro, insieme a Guadagni. Una rete al Casarano, una al Team Altamura. Se l’ultima é sempre quella più bella, stavolta é anche la più importante, specie per la proiezione futura del Siracusa.
I 386 minuti giocati, con dieci presenze in stagione, indicano come Turati faccia affidamento sull’esterno offensivo, capace di adattarsi a destra ed a sinistra, alla bisogna. Magari ha un fisico da rafforzare ed un gioco da potenziare in esperienza. Ma per favore, adesso più applausi per il ragazzo col 77 sulle spalle.














