Impianto di stoccaggio rifiuti nel porto di Augusta, si attivano le istituzioni dopo allarme Codacons
Continua a tenere alta l’attenzione la vicenda dell’autorizzazione concessa alla società Hub Cem srl per la realizzazione di un impianto di stoccaggio rifiuti nel porto di Augusta. Tra le ultime novità figura l’iniziativa del Codacons, che esprime soddisfazione per aver ottenuto un “risultato dirompente”: sia il Ministero della Salute sia la Regione Siciliana si sono immediatamente attivati, aprendo un fronte istituzionale “senza precedenti a tutela dei cittadini”.
Il Ministero della Salute, pur dichiarando la propria incompetenza diretta sugli impianti, ha riconosciuto “la delicatezza della situazione e le possibili ricadute sanitarie”, chiedendo con urgenza all’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa una relazione dettagliata sugli impatti per la salute pubblica. Un intervento che porta la vicenda ad assumere una dimensione nazionale, segnalando l’attenzione diretta del Governo.
Parallelamente, anche la Presidenza della Regione Siciliana ha raccolto l’allarme lanciato dal Codacons, trasmettendo l’istanza agli Assessorati regionali dell’Energia e servizi di pubblica utilità, del Territorio e ambiente e della Salute, ora chiamati a decisioni decisive e non più rinviabili.
“Il fatto che Ministero e Regione siano intervenuti subito dopo le nostre segnalazioni – dichiara l’avvocato Bruno Messina, presidente Codacons per la provincia di Siracusa – rappresenta una svolta fondamentale. È la conferma che le nostre denunce erano fondate e che la questione ha un impatto enorme sulla salute e sull’ambiente. Tuttavia, ribadiamo con forza che ogni eventuale attività di realizzazione dell’impianto deve essere immediatamente sospesa fino al completamento delle verifiche sanitarie e ambientali, e che deve essere istituito un tavolo tecnico partecipato, a livello sia regionale che comunale. Al Comune di Augusta chiediamo di proseguire con determinazione nell’impugnazione già avviata contro l’autorizzazione regionale”.
Il Codacons ha inoltre inviato l’intero fascicolo all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), affinché vengano verificati eventuali profili di illegittimità nell’iter autorizzativo e nella mancata Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), elemento che desta fortissima preoccupazione nella cittadinanza.
“Il Codacons continuerà a vigilare passo dopo passo ed è pronto a intraprendere tutte le iniziative giudiziarie e amministrative necessarie per difendere la salute pubblica, l’ambiente e la legalità”, conclude Messina.














