Imposta di Soggiorno, ancora polemiche. Lettera al sindaco: “Si proroghi a Settembre”

 Imposta di Soggiorno, ancora polemiche. Lettera al sindaco: “Si proroghi a Settembre”

Diventa una vera a propria trattativa la vicenda relativa alla nuova Imposta di Soggiorno che sarà in vigore dall’1 Giugno a Siracusa.
L’incremento dell’importo, come le modalità di applicazione e di calcolo, sono state e restano al centro di polemiche, con una reazione, da parte degli albergatori, dei gestori di strutture ricettive e delle associazioni di categoria tutt’altro che favorevole. A nulla, al momento, sono serviti gli incontri che si sono svolti con gli esponenti dell’amministrazione comunale, a cui gli operatori chiedevano un passo indietro o quantomeno delle modifiche alla previsione iniziale, penalizzante, a loro dire, per il turismo e per gli stessi turisti, soprattutto nel caso in cui abbiano già prenotato, prima dell’entrata in vigore delle nuove tariffe, ma si ritroveranno con un totale da pagare più alto.
In consiglio comunale la proposta di Fratelli d’Italia, con cui si chiedeva di differire l’entrata in vigore al prossimo anno è stata bocciata. Oggi il gruppo consiliare composto da Paolo Romano e Paolo Cavallaro avanza una nuova richiesta, alla ricerca di un punto di incontro: differire al 1 Settembre.
“Le nuove regole -spiegano Cavallaro e Romano- hanno generato notevoli dubbi, confusione e malumori tra gli operatori del settore. Il principale motivo di preoccupazione risiede nel fatto che l’entrata in vigore della tassa durante l’anno in corso comporterà un esborso non previsto per gli operatori. Tale aumento sostanziale della tassa di soggiorno-proseguono i due consiglieri di opposizione- introdotto senza un adeguato periodo di adattamento, rischia di creare difficoltà economiche significative e di compromettere la stabilità delle attività turistiche locali”- I consiglieri di FdI chiedono al sindaco, in una lettera indirizzata al primo cittadino, di considerare “un differimento di almeno qualche mese, proroga che permetterebbe agli operatori di prepararsi adeguatamente e di adattare la propria gestione economica alle nuove disposizioni, mitigando l’impatto negativo che la tassa potrebbe avere sulle loro attività”.

 

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