Incendio alla Ecomac, le reazioni della politica: “Avviare una verifica sulle cause e sulle responsabilità”

 Incendio alla Ecomac, le reazioni della politica: “Avviare una verifica sulle cause e sulle responsabilità”

Le operazioni di spegnimento all’impianto Ecomac di Augusta sono ancora in corso. La fase critica è alle spalle, ci sono solo dei piccoli focolai che devono essere raggiunti. In questo caso infatti sono entrate in azione le ruspe, che consentono di rimuovere i rifiuti per facilitare l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Sul tema è intervenuta la Cgil Siracusa: “È il secondo incidente in soli tre anni nella stessa azienda – dichiara Roberto Alosi, Segr. Gen. Cgil di Sr – e ancora una volta sono i cittadini e i lavoratori a subire le conseguenze di un sistema che continua a sottovalutare la sicurezza e la prevenzione”.
“La CGIL di Siracusa esprime innanzitutto vicinanza alle comunità colpite e ringrazia la Prefettura, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e la Protezione Civile per l’impegno profuso in queste ore difficili. Ma la solidarietà non basta”.
“È urgente avviare una verifica rigorosa sulle cause dell’incendio e sulle responsabilità, con trasparenza e informazione completa alla popolazione, e garantire il monitoraggio continuo e pubblico dei dati sulla qualità dell’aria e sul potenziale impatto sanitario e ambientale. Non accetteremo silenzi, omissioni o minimizzazioni”.
“Come CGIL ribadiamo che la sicurezza ambientale e la tutela della salute devono diventare una priorità concreta nell’intera area industriale di Siracusa-Augusta-Priolo-Melilli, che continua a vivere in un equilibrio precario tra lavoro e diritto a respirare aria pulita”.
“Denunciamo ancora una volta il colpevole ritardo degli enti preposti e delle aziende che non investono in prevenzione, manutenzioni e adeguamento degli impianti, e rivendichiamo: l’attuazione immediata e vincolante del Piano di Emergenza Esterno con informazione preventiva alla popolazione; la revisione e il rafforzamento del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria dell’area industriale; controlli serrati e frequenti sugli impianti e sulle procedure di sicurezza; l’avvio di un tavolo permanente in Prefettura con le organizzazioni sindacali, le autorità sanitarie, ARPA e Protezione Civile per la gestione delle emergenze ambientali e industriali; un Piano straordinario di investimenti per la riconversione ecologica dell’area industriale, che non può più essere rinviata”.
“Non si tratta – continua Alosi – solo di gestire le emergenze: si tratta di costruire un futuro in cui lavoro, salute e ambiente non siano in contraddizione, ma possano convivere in una nuova stagione industriale per questo territorio. La CGIL di Siracusa, insieme alla categoria dell’area industriale e alle Rappresentanze Sindacali Aziendali, continuerà a vigilare e ad agire in tutte le sedi affinché la sicurezza sul lavoro e la sicurezza ambientale diventino finalmente diritti garantiti e non slogan”, conclude Roberto Alosi.
“Ho appena depositato in Senato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in merito all’incendio divampato lo scorso 5 luglio presso l’impianto di trattamento rifiuti Ecomac, nel territorio di Augusta, il quale non può essere considerato un episodio isolato né trattato con superficialità. Ancora una volta, una nube tossica si è alzata nei cieli del siracusano, mettendo a rischio la salute dei cittadini e ponendo serie domande sulla sicurezza e la gestione dei rifiuti nei pressi di un polo industriale ad alto rischio ambientale”. Così la senatrice di Forza Italia Daniela Ternullo.
“Nella fattispecie – continua la senatrice – ho chiesto se non sia utile l’adozione di normative più severe per la prevenzione, il monitoraggio e la messa in sicurezza di impianti di questo tipo, specie quando si trovano in aree già esposte a criticità ambientali. Allo stesso modo, ho chiesto un aggiornamento della mappatura nazionale dei siti a rischio di incidente rilevante, incluso quelli privati, come previsto dalla direttiva Seveso III. Altresì ho chiesto di introdurre controlli periodici da parte di ISPRA, in particolare per quegli impianti che hanno già registrato eventi incendiari negli ultimi anni”.
“Nell’incendio di Augusta – conclude Ternullo – sono andati in fumo materiali plastici, sprigionando composti altamente volatili come benzene, toluene, acroleina e altri, come accertato dalle analisi dell’ARPA Sicilia. Non è la prima volta che l’impianto è teatro di episodi simili, e l’assenza di un sistema preventivo efficace, unita all’accumulo di rifiuti pericolosi, pone interrogativi gravi sulla gestione del sito. Serve un argine, che solo una normativa chiara e definita può garantire”.
Preouccupazione e rabbia mostrano i consiglieri del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle di Augusta. “Questo evento tragico rende ancora più urgente e necessario dotarsi di un piano di protezione civile, che da anni aspettiamo e che ancora non è stato attuato. Per il loro lavoro prezioso e la loro dedizione esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro ringraziamento ai Vigili del Fuoco, a tutte le forze impegnate nell’intervento e a tutti i cittadini che hanno dovuto affrontare questo ennesimo pericolo.
Con la richiesta di convocazione di Consiglio Comunale, aperto alla cittadinanza e alla società civile, chiederemo alle autorità competenti di conoscere a fondo la vicenda per verificare se ci sono state delle lacune o un mancato rispetto delle prescrizioni necessarie a far si che l’incendio non riaccadesse.
In considerazione che dinanzi a tali gravi eventi cresce l’esigenza di rassicurare i cittadini, con una successiva interrogazione chiederemo di sapere del perché l’amministrazione, nell’immediatezza dei fatti e nelle ore successive, non ha attivato procedure, anche in via precauzionale, a tutela e salvaguardia della cittadinanza, come nei comuni limitrofi in forma di Ordinanza, così da informare formalmente la cittadinanza e dare indicazioni pertinenti per la salvaguardia in primis della salute.
Chiederemo inoltre al Sindaco, nella sua qualità di massimo tutore della salute pubblica, e la Giunta, a rispondere per iscritto e oralmente in Consiglio:su ogni dato rilevante riguardante il disastro ambientale in oggetto, all’uopo acquisendo esaustive informazioni da ARPA, VV.FF., ASP, e ogni altro ente e organo preposto alla cura dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica, al fine di rendere la cittadinanza pienamente edotta su tutte le conseguenze del detto evento e sulle misure intraprese e da intraprendere al fine di contrastare il grave danno patito; se sono stati eseguiti monitoraggio da parte nell’ARPA anche nel territorio del Comune di Augusta, dove ricade l’impianto oggetto dell’incendio; nel caso in cui l’ARPA non ha eseguito i rilevamenti sul nostro territorio se il Sindaco ha sollecitato tale attività e/o chiesto ufficialmente spiegazioni all’ARPA sull’eventuale mancanza di rilevamenti sul nostro territorio.
Questo ennesimo evento ci ricorda come sia fondamentale non solo adottare in modo stringente le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini per prevenire futuri incidenti ma anche la fondamentale importanza di un piano di protezione civile, strumento necessario affrontare al meglio queste tragiche situazioni da parte delle forze dell’ordine, dagli addetti e dai cittadini tutti”.

 

Potrebbe interessarti