Caso Ecomac, la Commissione Ambiente in audizione straordinaria ad Augusta, le reazioni

 Caso Ecomac, la Commissione Ambiente in audizione straordinaria ad Augusta, le reazioni

Questa mattina, mercoledì 24 luglio, presso il Salone di Rappresentanza “Rocco Chinnici” del Comune di Augusta, si è tenuta la riunione straordinaria della IV Commissione “Ambiente, Territorio e Mobilità” dell’ARS, con l’obiettivo di approfondire i recenti sviluppi legati all’incendio che ha interessato l’impianto Ecomac lo scorso 5 luglio.
All’incontro hanno partecipatp i parlamentari nazionali e regionali, i rappresentanti di Senato, Camera dei Deputati e Assemblea Regionale Siciliana, i rappresentanti del Governo Regionale e le autorità prefettizie e istituzionali, tra cui il Prefetto di Siracusa, l’Assessore regionale acqua e rifiuti e al Territorio e Ambiente e altri rappresentanti del Governo regionale, i dirigenti e i funzionari regionali dei Dipartimenti Ambiente, Energia, Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana, il presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, i sindaci dei comuni dell’area AERCA, i vertici di ARPA Sicilia, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco e dell’ASP di Siracusa, i presidenti di associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale locale, e le associazioni ambientaliste.
“La crisi ambientale dovuta all’incendio Ecomac ha mostrato tutti i limiti dell’attuale sistema di controllo e coordinamento delle emergenze. Sono mancate decisioni e comunicazioni tempestive, con la popolazione ed i sindaci abbandonati a loro stessi, sotto ad una nuvola nera ed a volumi di diossina che solo giorni dopo abbiamo saputo essere molto sopra soglia”. Lo ha ribadito questa mattina il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) che ha partecipato alla riunione straordinaria. “In questi casi, la tempestività è tutto. Ma è mancata del tutto. E l’assenza di comunicazioni alla popolazione ed ai sindaci genera paura e sospetto. Per questo torno a chiedere l’istitituzione di una unità di crisi permanente e immediatamente attivabile, con tutti i rappresentanti che, per compiti e ruoli istituzionali, devono subito interfacciarsi con i cittadini, i sindaci ed i media locali, davanti ad una potenziale crisi ambientale”, ha aggiunto.
“Questo governo regionale deve anche ripensare il sistema delle autorizzazioni a simili impianti di trattamento rifiuti che non possono sorgere nei pressi di centri abitati o stabilimenti produttivi ad alto rischio, come quelli della zona industriale siracusana. La magistratura farà luce su eventuali responsabilità, di certo immagino che dopo il primo incendio in Ecomac nel 2022 siano state dettate delle prescrizioni: sono state rispettate? Questo è un altro aspetto su cui, chi di dovere, farà prontamente luce”.
Ma l’elenco di sollecitazioni che Gilistro ha presentato all’assessore regionale ai Servizi, Colianni, è lungo: “occorre potenziare i sistemi di monitoraggio, troppi giorni prima di avere i primi dati; valutare screening di suolo, aria e falde acquifere in tutti i centri del siracusano investiti dalla nube nera e dalla ricaduta di diossine e furani; ma soprattutto il tema delle conseguenze sanitarie, immediate ed a lungo termine, su lavoratori esposti e cittadini”, ha concluso Gilistro.
Alla riunione ha partecipato anche il deputato regionale del Partito Democratico e sindaco di Solarino, Tiziano Spada. “La partecipazione delle autorità alla 4^ Commissione Regionale Ambiente, Territorio e Mobilità testimonia la vicinanza ai cittadini e la volontà di porre rimedio alla crisi ambientale che, da tempo, attanaglia il territorio. Adesso bisogna agire, sia a livello territoriale sia a livello nazionale”.
“La presenza della deputazione, dei sindaci dei comuni coinvolti e delle altre istituzioni è segno della volontà della politica di pervenire a una soluzione per affrontare le problematiche che riguardano l’ambiente – aggiunge Spada -. Nel mio intervento ho sottolineato come i comuni debbano beneficiare di risorse e strumenti per combattere le difficoltà: in questo senso, deve essere la Regione a impegnarsi e testimoniare la propria presenza agli abitanti delle zone ad alto rischio ambientale. La deputazione nazionale, invece, deve attivarsi per normare alcuni inquinanti come le diossine, che oggi non sono disciplinate. Il territorio di Augusta è stato vittima, purtroppo, del recente incendio allo stabilimento Ecomac di cui ancora devono essere quantificati i danni e rappresenta un luogo simbolo per riflettere sulle problematiche legate all’ambiente e confrontarci su quello che possiamo fare per invertire la tendenza. In questo senso, occorre organizzare dal punto di vista legislativo una formula che non consenta la costruzione di determinati impianti nelle vicinanze dei centri abitati”.
La questione ambientale è da sempre al centro dell’azione politica dell’on. Tiziano Spada, in un primo momento da parlamentare regionale e adesso anche da primo cittadino.
“Le comunità che risiedono nell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale hanno bisogno di misure reali che permettano di migliorare la qualità della vita – continua Spada -. Da tempo mi occupo anche della questione che riguarda l’Arpa: bisogna potenziare la strumentazione a disposizione per rilevare in tempo reale lo stato di qualità dell’aria. Serve anche lavorare in sinergia per scongiurare ulteriori ripercussioni sul territorio di eventi molto negativi, prospettando da subito soluzioni nuove e concrete per aumentare il livello di sicurezza ambientale”.
“Una fidejussione bancaria obbligatoria per risarcire le popolazioni in caso di danni ambientali o mancato rispetto delle regole. Questa la clausola che bisognerebbe inserire prima di rilasciare autorizzazioni e che andrebbe fatta con la massima immediatezza”. Queste le parole del deputato regionale Dc Carlo Auteri, che ha partecipato oggi alla riunione straordinaria della IV Commissione “Ambiente, Territorio e Mobilità” dell’Assemblea Regionale Siciliana. Il deputato Ars ha espresso però forte rammarico per l’assenza dei parlamentari nazionali. “Mi spiace constatarlo ed evidenziare la gravità soprattutto per chi è in maggioranza – afferma – perché le autorizzazioni degli impianti importanti vengono rilasciate dal Governo nazionale e non dalla politica regionale. La responsabilità politica della Regione in questo caso non sussiste, essendo le autorizzazioni in capo ad altri enti”. Auteri ha inoltre ricordato il proprio impegno in tema di controlli ambientali: “ho presentato e fatto approvare un emendamento con cui sono stati stanziati 2 milioni di euro per il potenziamento del personale Arpa, progetto avviato con l’allora assessore Elena Pagana e portato a termine con l’attuale assessore Giusy Savarino, fortemente voluto dalla Commissione”. Il deputato ha infine avanzato proposte concrete per una gestione più efficace dell’emergenza ambientale, non solo legate alla fidejussione ma anche più mezzi e competenze ai sindaci: “Non è possibile che si proceda alla chiusura arbitraria delle attività industriali in base, letteralmente, a come giri il vento. Serve una cabina di regia che coordini i Comuni e un ampliamento dell’area Aerca”.

 

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