Incendio nella chiesa di San Paolo a Solarino, l’ex sindaco Germano: “Salviamola”

 Incendio nella chiesa di San Paolo a Solarino, l’ex sindaco Germano: “Salviamola”

“La nostra Chiesa Madre, dedicata a San Paolo Apostolo, simbolo identitario e spirituale della comunità solarinese, versa oggi in condizioni gravissime. A distanza di oltre un mese dal devastante incendio verificatosi a fine giugno, la situazione strutturale della navata principale è peggiorata in maniera allarmante, al punto da far temere un imminente crollo.” A parlare è l’ex sindaco di Solarino Peppe Germano, che accende i fari sull’incendio che ha colpito la chiesa di San Paolo lo scorso giugno.
L’incendio si è sviluppato nella serata del 20 giugno, a causa di un fulmine che, nei giorni precedenti, aveva colpito l’edificio. Le fiamme hanno danneggiato il tetto di canne e gesso in corrispondenza del ciclo pittorico che decora il soffitto della chiesa, con danni evidenti soprattutto nel riquadro dedicato a San Paolo in catene, situato prima del transetto e in direzione del presbiterio. Inoltre, una trave del tetto sarebbe crollata sul sottotetto, causando anche la pericolosa inclinazione del grande lampadario.
Le operazioni di spegnimento hanno incontrato non poche difficoltà. Dal 20 al 24 giugno, infatti, si sono verificati ben cinque incendi in zona. Il problema principale è stato raggiungere il punto interessato: non era possibile intervenire dall’interno perché l’accesso al sottotetto avviene tramite uno stretto cunicolo e, in ogni caso, l’incannucciato coperto di calce non è calpestabile.
E allora Peppe Germano, dopo poco più di un mese dal rogo, presenta un reportage fotografico per documentare “in maniera inequivocabile il crollo di due capriate, attualmente sospese sopra le volte in canna e gesso. Più avanti nella navata, una terza capriata risulta collassata, causando una nuova e profonda lacerazione della copertura. – sottolinea Germano – Ancora più preoccupante è la rotazione e lo scivolamento di parte della struttura portante del tetto centrale, che compromette ulteriormente la stabilità complessiva dell’edificio.”

“A oggi, purtroppo, non è stato predisposto alcun intervento di messa in sicurezza né di protezione provvisoria contro le intemperie. – continua l’ex sindaco di Solarino – La mancanza di una semplice copertura impermeabile nelle aree prive di tegole espone l’intera struttura voltata a infiltrazioni che, con le piogge imminenti, potrebbero provocare danni irreversibili. Per questo motivo, mi rivolgo con senso di responsabilità e profondo rispetto alle autorità civili e religiose competenti, affinché – nei giorni ancora disponibili prima dell’arrivo delle precipitazioni – si intervenga con la massima urgenza per evitare che la nostra Chiesa Madre subisca danni irreparabili.
La tutela del nostro patrimonio culturale e spirituale non è solo un dovere morale, ma un atto di amore verso la nostra storia e verso le generazioni future. Sampalisi, salviamo la nostra Chiesa Madre”, conclude Peppe Germano.

 

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