Incendio Versalis, nessun sequestro. L’eurodeputato Corrao presenta interrogazione

 Incendio Versalis, nessun sequestro. L’eurodeputato Corrao presenta interrogazione

Niente sequestro dell’impianto e nessun avviso di garanzia. Si sono chiuse così le verifiche disposte dalla Procura di Siracusa sui luoghi dove è avvenuto l’incendio che ha distrutto il forno B1008 dell’impianto Versalis di Priolo. Le polemiche, però, non si arrestano. L’eurodeputato del Movimento Cinque Stelle, Ignazio Corrao, punta l’intera area industriale ed ha chiesto alla Commissione Europea di intervenire “a supporto di un piano di bonifica e riduzione del rischio di contaminazione e di fornire strumenti normativi per la bonifica negli agglomerati industriali e maggiori risorse economiche”.
Nella sua interrogazione, Corrao si sofferma sui controlli della qualità dell’aria, giudicati carenti. “Poche settimane fa – spiega – l’Arpa ha confermato che le tre centraline di rilevamento dell’inquinamento atmosferico nella zona industriale di Augusta sono fuori servizio. L’Arpa sostiene paradossalmente che non siano comprese nel programma per la valutazione della qualità dell’aria, dato che si tratta di strumenti fondamentali per misurare quanto è inquinata l’aria della zona. Tant’è che nel 2017 sono stati registrati 275 superamenti della media oraria dando ad Augusta la maglia nera rispetto all’intera rete regionale. Ma di quanto accade, i cittadini continuano a non sapere nulla anche perché i dati, non vengono mai resi noti. Peccato però che la pubblicazione dei dati è invece prevista dai regolamenti europei. A preoccuparmi – continua l’eurodeputato – è anche l’ultimo studio del CNR sullo stato pessimo del mare. Lo sversamento dei reflui dell’impianto cloro-soda incontrollato almeno fino alla fine degli anni Settanta ha determinato un grave stato di contaminazione da mercurio nell’ambiente marino della Rada di Augusta. Sono stati recentemente misurati allarmanti livelli di mercurio sia nel mare sia nel comparto ittico. Ma la cosa più allarmante è che lo studio ha rilevato elevati livelli di mercurio nel sangue e nei capelli della popolazione investigata direttamente riconducibili al consumo di pesce locale”.

 

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