Incidenti mortali, la richiesta: defleco per evitare infrazioni che costano vite

 Incidenti mortali, la richiesta: defleco per evitare infrazioni che costano vite

Si poteva evitare il tragico incidente mortale di venerdì scorso in contrada Spalla? A vedere e rivedere le immagini che documentano il sinistro, viene proprio da rispondere che si, poteva essere evitato. Se fossero stati rispettati limiti e prescrizioni stradali come la striscia continua, ad esempio. Le indagini faranno il loro corso. Ma intanto una persona di 50 anni ha perduto la vita. E’ sufficiente per chiedere maggiore sicurezza, per far sì che nessun altro perda senza colpa la vita, mentre magari sta solo e semplicemente raggiungendo la zona commerciale.
Quell’arteria ricade sulla linea di confine tra Siracusa e Melilli ma è tecnicamente una strada provinciale. Le competenze, quindi, ricadono in capo al Libero Consorzio Comunale (Ex Provincia Regionale). A quell’ente l’opinione pubblica siracusana chiede oggi con forza l’adozione di misure di sicurezza stradale, per evitare che comportamenti non corretti mettano nuovamente a rischio la vita di qualcuno.

Una semplice domanda: se fosse stato fisicamente impossibile attraversare la carreggiata, si parlerebbe di un morto? Verosimilmente no. E allora uno spartitraffico? Certo, ma si scontrerebbe con la necessità di una progettazione, una certa spesa e solite considerazioni di Protezione Civile. Ci sarebbe allora una soluzione di compromesso però funzionale: i defleco.
Il precedente di Targia potrebbe essere utile nella valutazione del da farsi. Il 2019 fu un anno nero per Targia. Nel lungo rettilineo all’uscita nord di Siracusa avvennero tutta una serie di incidenti gravi e gravissimi. Due ragazzi, in due distinti scontri, persero la vita. Si aprì allora un dibattito per assicurare maggiore sicurezza, posto che vi erano spesso manovre pericolose – se non addirittura non consentite – alla base di molti degli incidenti: sorpassi azzardati, velocità eccessive ed attraversamenti della careggiata, pure delimitata da una doppia striscia continua.
La realizzazione di una barriera fisica, uno spartitraffico, era percepita come necessaria. Alla fine, anche a causa di vincoli di Protezione Civile, il Comune di Siracusa decise di apporre lungo Targia dei marker stradali, i cosiddetti defleco. Comparvero a novembre di quell’anno nero (2019). Da allora, nessun altro incidente mortale a Targia è finito in cronaca. Ne consegue, pertanto, che quei defleco un qualche effetto – in termini di sicurezza stradale – devono pure averlo prodotto, per quanto oggi manchino di manutenzione e non siano certo spariti gli attraversamenti di carreggiata. Da questa semplice considerazione, allora, la migliore delle conferme per tornare a chiedere alla ex Provincia Regionale l’adozione di questo stesso elemento di maggiore sicurezza stradale in contrada Spalla.

 

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