La bella storia: Davide, il papà eroe che ha salvato la vita ad un uomo

 La bella storia: Davide, il papà eroe che ha salvato la vita ad un uomo

Se sono le circostanze a dare la misura di un uomo, Davide si merita i galloni da eroe. Ha 47 anni, lavora nella zona industriale in Isab ed ha salvato una vita. Letteralmente. Davanti a lui un uomo è rovinato a terra. Niente respiro, niente battito. Con istinto e coraggio, Davide Valvo – questo il suo nome completo – si è subito prodotto in manovre salvavita e di ausilio alla respirazione. Le ha imparate durante i corsi di formazione organizzati dall’azienda, ciclicamente ripetuti. Una conoscenza di base, teorica e pratica, che si è rivelata provvidenziale per un 55enne siracusano, poi operato d’urgenza ed attualmente ricoverato all’Umberto I di Siracusa in terapia intensiva. Nel pomeriggio i medici lo sveglieranno dal coma indotto. E gli racconteranno una storia meravigliosa.
Ha avuto tutto inizio ieri mattina, davanti alla sede di via Calatabiano dell’istituto comprensivo Archia. Mancano pochi minuti alle 8 del mattino. Davide ha appena accompagnato sua figlia, che frequenta la scuola media. Accanto a lui, improvvisamente, si accascia in terra un altro papà. E’ un uomo di 55 anni ed anche lui, per fortuna, ha fatto in tempo a lasciare in classe suo figlio. Ha avuto il tempo di lamentare un giramento di testa, poi si è accasciato, privo di sensi.
Provvidenza vuole che Davide sia lì a pochi metri. Si accorge subito di quanto sta accadendo e si precipita. “Non respirava e non aveva battito. Istintivamente ho iniziato il massaggio cardiaco e la respirazione. Non ho pensato a nulla, non so cosa è scattato. Ho visto quell’uomo a terra e mi è venuto istintivo soccorrerlo. Avevo fatto pratica di queste manovre salvavita ma solo su di un manichino, fino a ieri. Ho solo cercato di rimanere concentrato”, racconta ancora emozionato alla redazione di SiracusaOggi.it.
Per dodici lunghissimi minuti ha proseguito con il massaggio cardiaco, mentre un piccolo gruppo di persone proteggeva dalla pioggia lui e l’uomo in terra con una serie di ombrelli. Quando sono arrivati dei soccorsi del 118, il medico e gli infermieri hanno richiesto ancora l’aiuto di Davide, in modo da rendere più agevole il delicato intervento.
Defibrillatore ed adrenalina hanno completato il primo soccorso, quello che ha permesso al 55enne di arrivare vivo in ospedale. E’ stato sottoposto ad un delicato intervento coronarico e poi ricoverato in terapia intensiva. E’ stabile e, secondo informazioni sanitarie, se la caverà. Senza ombra di dubbio, deve la vita a Davide ed al suo sangue freddo. “I soccorritori del 118 si sono complimentati, il medico mi ha detto che sono stato provvidenziale. Io penso solo che sono felicissimo perchè un bambino potrà rivedere suo padre”, dice ancora Davide. “Spero che quando sarà dimesso, potremo incontrarci”, confida. E magari, chissà, stringersi la mano prima di un abbraccio.
I colleghi di Davide hanno dato vita ad un inarrestabile tam tam sulle chat aziendali. “Siamo orgogliosi”, confessano a più voci. “Un gesto eroico, senza esagerazione”, c’è chi aggiunge. E poi spazio alla certezza di far parte di una azienda, Isab, dove si tiene in gran conto la formazione del personale in materia di soccorso salvavita. Davide si schernisce, cerca di dribblare la definizione di eroe ma una cosa ci tiene a dirla: “Spero che quanto accaduto possa far capire a tutti quanto è importante avere a disposizione un defibrillatore in luoghi pubblici. Le scuole, ad esempio, dovrebbero averne uno. E gruppi di genitori ed insegnanti dovrebbero essere formati per l’uso e in salvamento”.

 

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