La morte di papa Francesco, Mezzio (Cammino): “il senso degli ultimi giorni”

 La morte di papa Francesco, Mezzio (Cammino): “il senso degli ultimi giorni”

Ospitiamo una riflessione di Orazio Mezzio, giornalista, direttore del settimanale cattolico “Cammino”.

È stato chiamato dalla fine del mondo, per salvare questo nostro mondo.
Questo il primo pensiero che mi è venuto in mente nell’apprendere con commozione del ritorno alla Casa del Padre di Papa Francesco.
Ha terminato il suo apostolato terreno nell’anno della ricorrenza degli 800 anni del Cantico delle Creature: lui, il gesuita che ha scelto come nome Francesco e si è impegnato controcorrente per la salvaguardia del creato.
Gli ultimi incontri, nonostante gli ammonimenti dei medici, sono state altre simboliche scelte: i carcerati per affermare il valore degli ultimi; Re Carlo, capo della Chiesa Anglicana, come a evidenziare il suo spirito ecumenico; Vance, il vice presidente degli Usa, per sottolineare la ricerca continua di dialogo anche con chi opera diversamente da noi: la politica dei migranti e le “spiagge turistiche” di Gaza, infatti, come interpretate dall’amministrazione Trump, sono quanto di più lontano predicato da Papa Francesco.
Come non sarà un caso, potremmo dire, il suo ritorno alla Casa del Padre nella eccezionale coincidenza della Pasqua cattolica e ortodossa per la quale aveva auspicato una “reale” tregua.
Adesso sarà Lui a pregare per noi; a noi il compito di portare a compimento il suo insegnamento proseguendo il cammino Sinodale.

 

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