La morte di Stefano Argentino: l’autopsia conferma il suicidio , domani i funerali a Noto
Saranno celebrati domani a Noto, alle 11:00, alla Chiesa del Pantheon, i funerali di Stefano Argentino, suicida nel bagno della sua cella del carcere di Gazzi, all’interno del quale si è impiccato con un lenzuolo. La sua salma è stata restituita alla famiglia dopo l’autopsia, ha confermato la morte per asfissia. Il cadavere non presentava lesioni di alcun tipo, nulla che possa far pensare ad una possibile colluttazione. L’esame autoptico è stato eseguito nell’obitorio del Policlinico da Daniela Sapienza, alla presenza dei consulenti della famiglia del giovane e degli indagati. Saranno resi noti nei prossimi giorni, invece, gli esami tossicologici, che stabiliranno se Argentino abbia ingerito farmaci. Fra i sette indagati finiti nel fascicolo aperto dalla Procura figura anche il Ministero della Giustizia, visto che la morte del giovane si è verificata in un carcere. Il provvedimento aveva raggiunto la direttrice del carcere Angela Sciavicco, la vicedirettrice Roberta Bulone, l’addetta ai servizi trattamentali dell’istituto di pena Letizia Vezzosi, l’equipe di psichiatri e psicologi che hanno avuto in cura Argentino. L’inchiesta giudiziaria dovrà adesso verificare se le misure detentive a cui era sottoposto l’assassino, reo confesso, di Sara, fossero adeguate ad evitare il suicidio. Argentino, che aveva rifiutato il cibo e per due settimane anche l’acqua, tanto da finire disidratato in infermeria. La stretta sorveglianza gli era stata revocata quindici giorni prima del gesto estremo.














