La piaga del caporalato, sette mesi di contrasto da parte dei Carabinieri

 La piaga del caporalato, sette mesi di contrasto da parte dei Carabinieri

Contrasto al lavoro nero ed al caporalato, primo bilancio dei carabinieri di Siracusa. Nei primi sette mesi dell’anno, a seguito delle oltre 120 ispezioni ad attività imprenditoriali agricole (+10% rispetto al 2017), sono state controllate quasi 550 posizioni lavorative. Emersi oltre 130 casi di “nero” e conseguente sospensione di oltre 40 attività. Irrogate sanzioni per oltre 220mila euro.
Ma è sul fronte del contrasto al caporalato nel settore agricolo che l’azione di controllo è stata più forte e decisa. Sono state effettuate oltre 30 ispezioni, il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nel corso delle quali sono state verificate oltre 260 posizioni lavorative, il 110% in più rispetto ai primi sette mesi del 2017, quasi 40 delle quali sono risultate essere irregolari (il 35% in più rispetto a quelle registrate fino a luglio 2017). Anche in questo ambito sono state sospese 11 aziende con l’elevazione di sanzioni per oltre 120mila euro (più del doppio rispetto all’anno precedente sia per le attività sospese che per l’ammontare complessivo delle sanzioni).
L’azione di contrasto al fenomeno del caporalato si è sviluppata anche attraverso controlli su strada, attraverso i quali è stato verificato che chi fosse alla guida dei veicoli con a bordo persone destinate ad offrire la propria manodopera per impieghi nelle aziende agricole, fossero soggetti regolarmente autorizzati. Verificato anche il rispetto delle norme di sicurezza previste.
Di rilievo, per i risultati conseguiti, anche l’attività di monitoraggio delle aree dove cittadini, soprattutto di origine extracomunitaria, hanno trovato ricovero estemporaneo per poi essere impiegati nelle campagne. Nella zona di Cassibile sono state scoperte dapprima una tendopoli di fortuna con la presenza di quasi 40 persone ricoverate in tende e baracche costruite in modo del tutto precario, e, pochi giorni dopo, un intero insediamento abusivo costituito complessivamente da oltre 50 baracche in legno e lamiera, per 100 persone circa. Nei prossimi giorni l’area sarà bonificata.

 

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