La soluzione per Ias passa da Augusta? Di Mare: “Non rinunciamo al nostro depuratore”

Augusta non intende rinunciare al “suo” depuratore. Dopo decenni di immobilismo o quasi, si avvicina il momento della gara d’appalto per dotare la seconda città della provincia di Siracusa di quella infrastruttura che ancora oggi manca. Per questo, a chi indica per la salvezza di Ias l’impiego esclusivo per depurazione civile, collettando proprio i reflui provenienti da Augusta, il sindaco Giuseppe Di Mare risponde secco: “La soluzione per Ias non passa da Augusta”.
Una posizione netta. “Ias è una struttura importante e va tutelata in ogni modo. E’ evidente ormai a tutti che vada trasformata nelle sue funzioni, per avere un futuro. Però anche il depuratore di Augusta è un’opera importante, se permettete forse ancora più importante. E non possiamo subire altri ritardi: il progetto oggi è in fase di verifica e siamo ormai prossimi alla gara d’appalto. Ai cittadini megaresi – spiega Di Mare – non possiamo dire che abbiamo scherzato e che ora dobbiamo ripartire da zero con una nuova progettazione. Sarebbe un errore. Si deve andare avanti con il progetto per il depuratore di Augusta che, peraltro, conta già su fondi destinati esclusivamente per quella realizzazione”.
La costruzione del depuratore di Augusta non esclude comunque la possibilità di una soluzione ibrida, per tentare di tenere in vita Ias. “Noi siamo disponibili a trovare altre soluzioni. Per esempio, le acque depurate ad Augusta potrebbero poi finire in depuratore consortile per un’ulteriore lavorazione e destinare le acque così trattate a fini agricoli, ad esempio. Il nostro percorso è però in fase di arrivo – puntualizza Di Mare – e non si discute. Il depuratore di Augusta è una esigenza dei cittadini augustani e non del sindaco”.