Male ma non malissimo. Si potrebbe commentare così il dato che emerge dall’analisi condotta dall’Osservatorio sui bilanci delle Srl 2018 e stime 2020 del Consiglio e della Fondazione dei commercialisti: le società di capitali della provincia di Siracusa sono quelle che hanno sofferto meno l’emergenza covid e il lockdown. È stato “pesato” il fatturato delle spa e delle srl nel primo semestre di questo particolare anno (dati banca dato Aoda di Bureau van Dijk) e con un dato del -13,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, le aziende e le imprese siracusane sono quelle che contengono meglio le perdite.
Per dare una idea del quadro regionale, la vicina provincia di Catania registra un -19,8%; Palermo -17,7%; Messina -20,1%.
“I dati diffusi oggi dall’Istat e dell’Osservatorio sui bilanci delle srl ci confermano il quadro di una provincia che è riuscita a reggere l’impatto del Covid meglio che altrove grazie ai suoi settori tradizionali. Un risultato positivo e che ci deve spingere a una serie riflessione sul futuro del nostra industria la quale, come d’altra parte sapevamo, è ancora protagonista nella produzione della ricchezza complessiva”.
Lo dice il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
“Sarebbe illusorio – continua il sindaco Italia – prospettare un modello di sviluppo che prescinda dalla zona industriale mentre sono convinto che esistono ampi margini per coinvolgere le aziende in programmi di investimento rispettosi della sostenibilità ambientale e della promozione delle eccellenze storico-artistiche e dell’agroalimentare. Proprio in vista della necessaria ripresa post-Covid, è ancora più urgente un grande patto tra i protagonisti dell’economia siracusana e del lavoro e le istituzioni per sfruttare le enormi potenzialità del nostro territorio“.
L’economia di Siracusa regge all’urto covid, perdite aziende contenute rispetto alla media nazionale
