L’endorsement che non ti aspetti, Lo Giudice: “Prestigiacomo presidente della Regione”

 L’endorsement che non ti aspetti, Lo Giudice: “Prestigiacomo presidente della Regione”

Stefania Prestigiacomo candidata alla presidenza della Regione Siciliana. Al momento, una suggestione. Nessuna conferma ufficiale dall’entourage della parlamentare azzurra, ex ministro, curriculum politico di tutto rispetto. Un importante endorsement arriva, inatteso, da Donatella Lo Giudice (Italia Viva). “Se Stefania Prestigiacomo dovesse accettare di essere candidata alla presidenza della Regione Sicilia, nessun siracusano di destra, di sinistra o di qualsivoglia connotazione politica e soprattutto di buon senso, potrebbe non esserne fiero e non attribuirle consenso. A meno che gli siano totalmente indifferenti le sorti della sua città, salvo poi andarle a lamentare sulle pagine social. Una presidente non solo donna, che nel suo caso è un valore aggiunto, ma anche siracusana e determinata fino all’ostinazione”, dice con trasporto la Lo Giudice.
“Non so quanti siracusani lo ricordano, o peggio, lo sappiano ma da ministro per le Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo ottenne la modifica all’articolo 51 della Costituzione, introducendo la parità nella carta fondativa del nostro sistema. Ha poi promosso l’approvazione di leggi a tutela delle donne e dei soggetti deboli fra cui: la legge sulle mutilazioni genitali femminili; la legge sulla pedopornografia che ha introdotto il reato della pedopornografia on line; la legge contro la riduzione in servitù e schiavitù che affronta anche la piaga della prostituzione coatta; la legge contro le discriminazioni per le origini etniche. Da Ministro per le Pari opportunità – elenca Donatella Lo Giudice – Stefania Prestigiacomo ha istituito l’UNAR (Ufficio contro le discriminazioni razziali) e servizio telefonico “1522” a sostegno delle donne vittime di violenza intra ed extra familiare e di stalking. Stefania Prestigiacomo si è battuta nel 2005 a favore dei referendum sulla procreazione assistita e per l’introduzione delle quote rosa al fine di garantire la rappresentanza femminile nelle assemblee elettive. L’obiettivo è stato raggiunto per il parlamento europeo mentre per il parlamento nazionale la legge venne approvata dal Senato ma non dalla Camera a fine legislatura. La battaglia sulla rappresentanza femminile ha indotto comunque molti partiti a introdurre il principio delle pari opportunità nei loro statuti e il numero delle donne nel parlamento eletto nel 2008 è stato il più alto della storia della Repubblica”.
Da ministro dell’ambiente, poi, “l’Italia ha approvato la strategia europea per la riduzione dei gas serra, il cosiddetto 20-20-20. È stato anche avviato, dopo anni di attesa e di rinvii il divieto di uso per i sacchetti di plastica non biodegradabile. Nel triennio Prestigiacomo è stata modificata la normativa sulle trivellazioni petrolifere off-shore, introducendo limiti molto più rigidi per le estrazioni degli idrocarburi in mare. È stato varato il piano nazionale di prevenzione per il dissesto idrogeologico. Sono state velocizzate le procedure autorizzative per le autorizzazioni integrate ambientali (AIA)”.
Senza dimenticare che nel 2009 l’Italia ha ospitato il G8 ambiente, con Siracusa cuore pulsante del meeting internazionale nel corso del quale è stata approvata la “Carta di Siracusa” per la tutela della biodiversità.
“Stefania Prestigiacomo in più occasioni si è distinta per la sua autonomia di giudizio, mostrando di non essere ingabbiata dentro l’ideologia di partito, come conferma la linea adottata sul referendum sulla fecondazione assistita dove si schierò a favore dell’abrogazione della legge in contrasto con la linea maggioritaria adottata dal PdL. E più volte, in altre occasioni non ha risparmiato critiche nei confronti delle posizioni del suo partito o della maggioranza. Basterebbe solo questo – conclude Donatella Lo Giudice (IV) – a cui aggiungo per arrivare ad oggi, solo la battaglia per il nuovo Ospedale di Siracusa e l’importante convocazione al Mise convocato dal Ministro Giorgetti su sua richiesta per scongiurare la crisi del polo petrolchimico”.

 

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