Lidi e spiagge siracusane: Cna, "prorogare le concessioni, troppi dubbi sul futuro"

 Lidi e spiagge siracusane: Cna, "prorogare le concessioni, troppi dubbi sul futuro"

Anche da Siracusa, la CNA rilancia la necessità di una proroga rispetto alla scadenza delle attuali concessioni demaniali, marittime, fluviali e lacuali, ad uso turistico e ricreativo. Una proroga che superi la scadenza fissata al 31/12/2023 dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza, per definire – a livello nazionale – il grado di disponibilità della risorsa “spiaggia” da rilevare in tutti gli ambiti del demanio avente finalità turistica ricreativa, garantire la continuità per le attuali imprese concessionarie e al contempo, programmare nuove iniziative imprenditoriali.
Si cerca, anche a livello europeo, una soluzione definitiva all’annosa questione balneare italiana con la supposta inapplicabilità, per le attuali concessioni demaniali, dell’art. 12 della Direttiva Europea sui Servizi (Bolkestein). Per CNA Siracusa sarebbe l’occasione per definire i contenuti di una riforma complessiva del demanio, per riconoscere la tutela del legittimo affidamento e la continuità imprenditoriale per le attuali imprese operanti, a maggior ragione per quelle vigenti nel periodo antecedente al recepimento, nel nostro ordinamento, della direttiva europea sui servizi.
“Continuiamo a sostenere la nostra posizione, consapevoli del valore di un comparto che si accinge a vivere una stagione balneare ai limiti della sostenibilità aziendale”, afferma Guglielmo Pacchione, presidente territoriale di CNA Balneari Siracusa. “Continuiamo ad effettuare investimenti senza avere un briciolo di prospettiva pur consapevoli del fatto che la risorsa non è scarsa e vi è spazio per ulteriori iniziative imprenditoriali. Abbiamo inviato la sintesi della nostra posizione al Prefetto di Siracusa proprio per rafforzare il valore di questo percorso”.
“Il nostro comparto opera in maniera laboriosa sul demanio e valorizza la costa – prosegue il coordinatore di CNA Balneari Siracusa, Gianpaolo Miceli – e riteniamo cruciale l’adozione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo da parte dei Comuni costieri. Ci proponiamo come interlocutori con gli enti locali con la consapevolezza del valore assoluto dei piani in un clima di collaborazione proficua con il territorio. In ultimo auspichiamo un intervento da parte del Governo Regionale e dell’ARS a sostegno della categoria dopo i danni generati dalle mareggiate di febbraio, un tema aperto dopo il confronto con l’assessore regionale al territorio ed ambiente, Elena Pagana, e con il presidente della commissione territorio ambiente all’Assemblea Regionale, Giuseppe Carta”.

 

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