L’omaggio composto al sindaco Fatuzzo. Il ricordo della scuola che diresse: “Fu determinante”

 L’omaggio composto al sindaco Fatuzzo. Il ricordo della scuola che diresse: “Fu determinante”

Da questa mattina allestita al Vermexio la camera ardente per omaggiare Marco Fatuzzo. Nel salone di rappresentanza del palazzo di città sfilano gli amici di sempre, i compagni di quella irripetibile avventura politica che fu la sua sindacatura, politici di oggi e diversi cittadini. Domani fino alle 13 il feretro rimarrà al Vermexio, poi nel pomeriggio i funerali al Santuario della Madonna delle Lacrime (ore 15.30).
A rendere omaggio anche l’ex ministro Stefania Prestigiacomo. “Marco Fatuzzo lascia un vuoto nella politica di Siracusa ed ha lasciato un segno nella recente storia politica della città. Era un persona speciale, di grande rigore e insuperabile gentilezza. Siamo stati avversari trent’anni fa, in quella stagione di profondi cambiamenti seguita alla fine della prima repubblica. Poi negli anni successivi abbiamo superato le contrapposizioni e ci siamo avvicinati politicamente attestandoci una sincera reciproca stima. Oggi tutti lo ricordiamo con affetto come una persona per bene e di valore”.
Preside prestato con successo alla politica, Marco Fatuzzo viene ricordato anche dalla sua scuola, l’istituto Rizza. “Al nostro “Preside” che ha diretto la scuola quasi per 20 anni trasformandola e aggiornandola ai nuovi
saperi e alle innovazioni continue. Sempre disponibile al dialogo e a supportare i nuovi docenti e l’attuale Dirigenza, fornendo un aiuto costruttivo e incoraggiando chi è venuto dopo. Non è stato facile sostituire il Preside-Sindaco perché la frase più frequente è stata per tanto tempo: ‘cosa avrebbe fatto Fatuzzo?’ Il Suo apporto è stato determinante e stimolante per l’intero Istituto. Un affettuoso saluto al nostro stimato e rimpianto Dirigente”, si legge nella nota firmata dall’attuale preside, Pasquale Aloscari.
In mattinata il ricordo in Consiglio comunale. Hanno preso la parola Zappalà, Cavallaro, Bonafede e Paolo Romano. Alla fine degli interventi, il presidente, Alessandro Di Mauro, ha sospeso i lavori e ha invitato i consiglieri a recarsi nel salone “Paolo Borsellino” per accogliere il feretro che intanto era arrivato a Palazzo Vermexio per la camera ardente.

 

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