Lotta al randagismo, Burti (FI) critica l’amministrazione sulla campagna di sterilizzazione: “Misura inefficace”

 Lotta al randagismo, Burti (FI) critica l’amministrazione sulla campagna di sterilizzazione: “Misura inefficace”

Tiene banco a Siracusa il tema della lotta al randagismo. Nei giorni scorsi sul sito istituzionale del Comune è stato pubblicato l’avviso pubblico per acquisire manifestazioni di interesse da parte delle associazioni animaliste iscritte all’Albo e al RUNTS, finalizzato ad avviare una campagna di sterilizzazione di gatti di colonia e cani randagi presenti sul territorio comunale. Il progetto avrà la durata di quattro mesi.
Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale di Forza Italia, Cosimo Burti, che ha definito la misura adottata da Palazzo Vermexio “inefficace e gravosa per i volontari”. Secondo Burti, infatti, le associazioni di volontariato o i singoli cittadini “non potranno contare su un rimborso reale delle spese sostenute e, in più, dovranno farsi carico della terapia post-sterilizzazione”.
Il tema resta centrale, poiché – come sottolinea lo stesso consigliere – la sterilizzazione è il primo passo per contrastare il randagismo: “Serve un supporto più concreto ai volontari, che monitorano lo stato di salute degli animali e contribuiscono a ridurre la diffusione di patologie”.
Nel 2024 il Consiglio comunale aveva approvato il regolamento che disciplina i contributi destinati alle associazioni animaliste e ai volontari autonomi, con fondi da stanziare in sede di bilancio previsionale. “L’amministrazione è inadempiente rispetto a quanto stabilito dal Consiglio – incalza Burti –. Dal 2024 ad oggi il Comune di Siracusa cosa ha fatto? Il ruolo degli animalisti è centrale”.
L’avviso pubblico del Comune prevede che le associazioni collaborino mettendo a disposizione un veterinario da loro designato, iscritto all’Ordine di Siracusa, incaricato di eseguire l’ovario-isterectomia o l’orchiectomia su gatti e cani. Il professionista dovrà anche provvedere alla registrazione in anagrafe degli esemplari e certificare l’avvenuto intervento.
Sono ammessi tutti gli animali presenti sul territorio comunale e seguiti da associazioni di volontariato o da singoli cittadini, tramite le stesse associazioni, che ne facciano richiesta e ne garantiscano la degenza post-operatoria e la reimmissione nel luogo di provenienza. I tutor dei cani di quartiere e i referenti delle colonie feline registrate dovranno farsi carico del trasporto degli animali presso lo studio veterinario indicato dall’associazione e gestire la fase post-operatoria, secondo le istruzioni del medico veterinario.

 

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