L’ultimo saluto per Raffaele, l’operaio calabrese che ha perso la vita a Siracusa

Saranno celebrati domani a Vibo Marina, in Calabria, i funerali di Raffaele Sicari, l’operaio 26enne deceduto a Siracusa in seguito a un tragico incidente sul lavoro. Nella chiesa di Maria Santissima del Rosario di Pompei, l’intera comunità di Vibo si stringerà attorno alla famiglia del giovane. I genitori si erano precipitati a Siracusa non appena raggiunti dalla notizia di quanto accaduto in via Piave, alle porte della Borgata. Hanno sperato sino all’ultimo in un miracolo, nonostante le condizioni di Raffaele siano subito apparse disperate.
I medici dell’Umberto I di Siracusa hanno anche tentato un delicato e complesso intervento chirurgico. Troppo gravi, però, le lesioni causate dal violento impatto con l’asfalto, dopo un volo di alcuni metri. Dopo tre giorni di agonia, il cuore di Raffaele ha cessato di battere. Era il 14 febbraio.
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta, con almeno tre persone iscritte nel registro degli indagati. I mezzi coinvolti nel sinistro sono stati posti sotto sequestro. Raffaele Sicari si trovava in quota, issato da un braccio meccanico su di un cestello. Era impegnato in lavori di manutenzione dell’illuminazione pubblica di Siracusa. Inatteso, l’impatto di un furgone con il braccio meccanico. L’operaio è stato sbalzato fuori, precipitando sull’asfalto di via Piave.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, si è stretto al dolore dei familiari. “Non era siracusano ma lo sentiamo come un membro della nostra comunità”, le sue parole.