Manovra e crediti d’imposta, allarme di Cna ed Ance: “grave stop alla compensazione”
Il divieto per le imprese di compensare i debiti previdenziali e assicurati (Inps/Inail) con i crediti fiscali maturati, rischia di mettere in ginocchio il comparto edile. A lanciare l’allarme sono CNA Siracusa e ANCE Siracusa. La misura del Governo in Legge di Bilancio viene ritenuta “inaccettabile e profondamente ingiusta”.
Come spiegano Cna ed Ance Siracusa, “negli ultimi anni le imprese hanno già dovuto affrontare continui e repentini cambi normativi sulla cedibilità dei bonus edilizi, generando incertezza, bloccando investimenti, congelando liquidità e portando molte realtà sull’orlo della chiusura. Nonostante ciò, con grandi sacrifici, il settore è riuscito a rialzarsi. E invece di sostenere chi crea lavoro, investe e genera valore sul territorio, si sceglie ancora una volta di introdurre burocrazia, rigidità e nuovi ostacoli finanziari, ignorando le ripetute sollecitazioni delle organizzazioni datoriali”.
La compensazione dei crediti, spiegano le due associazioni, è uno strumento vitale per le imprese edili. “Agire, oltretutto, in modo retroattivo significa compromettere la pianificazione finanziaria di aziende che, con fatica, sono uscite da uno dei periodi più complessi sotto il profilo economico. Eliminare questa possibilità equivale a creare un’ulteriore stretta creditizia in un comparto già provato”.
Per Ance e Cna, non è la richiesta di un privilegio ma la certezza di regole stabili, strumenti efficaci e rispetto per chi lavora e investe ogni giorno nel futuro delle comunità. Per questo le due associazioni esprimono ferma contrarietà a questa misura. CNA Costruzioni Siracusa e ANCE Siracusa, a tutti i livelli, sono già impegnate per fermare questa decisione, chiedendo l’apertura immediata di un tavolo di confronto.














