“Marcia dei Diritti dei Bambini negata ai bimbi con diversa abilità”, la denuncia di un papà

 “Marcia dei Diritti dei Bambini negata ai bimbi con diversa abilità”, la denuncia di un papà

“Si chiama Marcia per i Diritti dei Bambini ma ad alcuni di loro è negato il diritto di parteciparvi. Un evidente paradosso di cui il Comune di Siracusa si rende responsabile”.
La denuncia è di Antonio Gallitto, papà di un bimbo con Sindrome di Down.
“Il Comune di Siracusa- la sua premessa – preclude la partecipazione alla marcia dei diritti dei bambini, a bimbi con diversa abilità che hanno bisogno dell’ASACOM, il servizio di assistenza all’autonomia e comunicazione. Parte con il piede sbagliato, dunque, l’organizzazione della manifestazione che dovrebbe vedere protagonisti i diritti di tutti i bambini del mondo, senza distinzione alcuna di etnia, sesso, ceto sociale, diversa abilità e tanto altro ancora”.
Gallitto entra nel dettaglio della vicenda.
“Succede che alla marcia dei diritti dei bambini, organizzata da Siracusa Città
educativa con alcune scuole e associazioni del territorio siracusano, c’è il rischio concreto che non possano partecipare bambini e bambine con diversa abilità che oltre all’insegnante di sostegno hanno bisogno dell’assistente Asacom. Il Comune di Siracusa, con un documento a firma di un dirigente di settore, giudica “tardiva” la richiesta di un genitore, il sottoscritto, inviata attraverso PEC il 16 novembre (a cui si è avuta risposta tramite PEC il 17 novembre, il giorno dopo) che chiede la presenza dell’Asacom per suo figlio con sindrome di Down, disabile gravissimo”.
La marcia dei diritti si svolgerà il 23 novembre.
La risposta letta nella comunicazione del Comune ha lasciato di stucco Gallitto. Si legge: “La tardività della richiesta, non ci consente di attivare il procedimento per le verifiche necessarie e per stabilire le eventuali modalità di erogazione in sicurezza della prestazione richiesta, ed acquisire quindi l’accettazione da parte dell’operatore”.
Gallitto si chiede “Cosa si intenda per erogazione in sicurezza? Stiamo forse facendo la marcia dei diritti su una parete di free climbing?”- ironizza.
Il papà del bimbo ad oggi “escluso” dalla manifestazione ricorda che la decisione comunicata cozza con diverse iniziative sposate dal Comune. “Ha recepito, con una delibera ufficiale nel 2012, la Convenzione Onu sui diritti delle persone con diversa abilità. All’articolo 5 si parla di uguaglianza e non discriminazione delle persone con diversa abilità e al comma 2 si parla di protezione giuridica contro ogni discriminazione qualunque ne
sia il fondamento e ancora, promozione del sistema educativo includendo tutti i minori sin dalla più tenera età, diritto all’istruzione delle persone con disabilità, pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autonomia”.
Infine un’ultima nota. “Basta leggere la Convenzione internazionale dell’Infanzia e dell’adolescenza – conclude Gallitto- per rendersi conto dell’assurdità e della contraddizione in termini che viene esplicitata nella nota del dirigente di settore.
Quale diritto umano si rispetta se si parla esclusivamente di non sforare i budget di spesa? Quale equità si potrà mai realizzare se i parametri sono meramente economici? Che senso ha la partecipazione ad una Marcia dei Diritti dei Bambini, quando i diritti dei bambini con diversa abilità sono violati?”

Foto: repertorio, una marcia dei diritti dei bambini a Siracusa

 

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