“Mare e aria non inquinati”, la replica di Isab dopo il servizio di Report

 “Mare e aria non inquinati”, la replica di Isab dopo il servizio di Report

“Il depuratore Tas di Priolo non sta generando inquinamento né del mare né dell’aria”. Lo afferma Isab in una nota con cui risponde al servizio trasmesso domenica sera da Report (Rai 3) e com riferimento all’inchiesta della Procura di Siracusa su presunti sversamenti in mare.
Isab precisa subito “di gestire stabilimenti sostenibili dal punto di vista ambientale e finanziario, di rispettare appieno i dettami delle vigenti Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), di operare nel pieno rispetto delle norme e di rispettare totalmente quanto previsto dalle sanzioni relative alle importazioni di grezzo e semilavorati di origine russa”. Quest’ultimo passaggio è un riferimento all’inchiesta di Greenpeace su presunte operazioni, ritenute dall’associazione ambientalista “sospette”, tra petroliere in navigazione in acque internazionali ma poco distanti dal golfo di Augusta.
“In relazione al funzionamento dell’impianto Tas, si evidenzia che il Giudice delle Indagini Preliminari di Siracusa, durante l’incidente probatorio appena conclusosi nel mese di gennaio 2025, ha ricevuto confortante riscontro dai propri periti in merito all’aria e al mare. I periti – riporta Isab – a chiare lettere, nella propria relazione, affermano che ‘non si ritiene che le emissioni del Tas possano aver provocato una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili della qualità dell’aria nel comprensorio della zona industriale di Priolo Gargallo – Melilli’ e in aula, in merito al mare, hanno confermato di non avere ‘evidenziato una compromissione significativa e misurabile dell’acqua di mare in prossimità dell’immissione del canale Alpina che è il recettore delle acque provenienti dall’impianto di trattamento acque di scarico (Tas) di Isab’”.
Le analisi degli scarichi parziali, si legge ancora nella lunga nota dell’azienda, “sono state assegnate ad un laboratorio terzo accreditato e non al laboratorio interno Isab, per una maggiore imparzialità. I dati ambientali rilevati da Isab sono in linea con quelli rilevati sia dagli organi di controllo, che dai consulenti della Procura e dai periti del Tribunale, ed hanno certificato che lo scarico dell’impianto Tas rispetta i limiti di legge. Le perizie confermano che l’ecosistema marino non è stato alterato come dimostrato dai rilevamenti e filmati dei periti del Tribunale che confermano la presenza di Posidonia, di pesci e di molluschi proprio in prossimità dello scarico del Canale Alpina”.
Gli accertamenti sulla qualità dell’aria – in incidente probatorio – hanno poi dimostrato che “le emissioni di benzene e COV (composti organici volatili) non siano affatto elevate, ossia oltre i limiti di sicurezza ambientale, e che i valori rilevati risultano al contrario molto al di sotto di tali limiti”.
Isab rivendica quindi la sua attenzione sul tema della sostenibilità ambientale, assicurando pieno rispetto delle Best Available Technique (BAT, migliori tecniche disponibili, ndr) e in conformità alle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA).
Quanto alle materie prime, “vengono acquistate nel rispetto delle normative vigenti e controllate mediante monitoraggio continuo da parte degli Organi Competenti escludendo commercio di petrolio russo (sotto sanzione)”.

 

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