Melilli. Centri di accoglienza per migranti, il Consiglio comunale si spacca e non decide

 Melilli. Centri di accoglienza per migranti, il Consiglio comunale si spacca e non decide

Nulla di fatto in Consiglio Comunale a Melilli. All’ordine del giorno la questione inerente l’insediamento di nuovi centri di accoglienza per migranti e la chiusura di quelli esistenti a Città Giardino. Sulla frazione tutti d’accordo ma la stessa convergenza non si è registrata per l’intero territorio melillese. Da qui l’emendamento, presentato dall’opposizione (rappresentata da Cannella, Scibilia, Annino, La Rosa, Nuccio Scollo, Carta, Gigliuto, Castro, Giampapa) alla mozione della maggioranza. Una variante per chiedere di non autorizzare l’apertura di altre strutture neanche a Melilli e Villasmundo. Proposta bocciata perché in 10 (Sorbello, Sbona, Marchese, Pierfrancesco Scollo, Caruso, Magnano, Ribera, Russo, Didato e anche Midolo, consigliere di Città Giardino), su 19, hanno votato no.
Subito dopo, è stata messa ai voti la mozione della maggioranza, ma l’opposizione è uscita dall’aula, facendo venire meno il numero legale. Pertanto, alla fine, il Consiglio comunale ha deciso di non decidere.
“Due ore e mezzo di inutili lavori. Ci siamo confrontati, anche in maniera aspra, su un tema molto delicato cercando di trovare una soluzione unica. Dovevamo essere unanimi, era anche quello che ci aveva chiesto la gente. E invece, forse, è prevalso qualche interesse di parte”, commenta il consigliere La Rosa.
Erano tanti i cittadini presenti in aula. E alla chiusura di seduta hanno manifestato il loro malcontento con fischi sonori. “Evidentemente qualcuno è favorevole ai centri di accoglienza”, attacca ancora La Rosa. “Siamo una piccola comunità, che ha dimostrato nel tempo di essere ospitale ma oggi non possiamo continuare ad assistere allo scempio del territorio per conto di chi vuole solo fare business sulla pelle degli immigrati. Per questa ragione, cercavamo una proposta unanime ma su questo il presidente del Consiglio Salvo Sbona, non volendo accogliere un nostro documento che si opponeva all’apertura di altri centri di accoglienza su un territorio che, complessivamente, conta meno di 15 mila abitanti, ha fatto di tutto per boicottare i lavori”.
Nonostante le divisioni in Consiglio, Città Giardino il suo risultato lo ha raggiunto con una delibera di giunta dello scorso 30 settembre, già inviata al Prefetto, con la quale si chiede al rappresentate di Governo di non autorizzare l’apertura di altri centri di accoglienza nella frazione di Melilli.

 

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