Melilli. Centro per migranti a Città Giardino, lettera dei residenti. "No" anche dell'opposizione

 Melilli. Centro per migranti a Città Giardino, lettera dei residenti. "No" anche dell'opposizione

Si moltiplicano i “no” per un nuovo centro per richiedenti asilo da realizzare a Città Giardino. I residenti della frazione di Melilli sono stati chiari anche nel corso dell’ultimo incontro avvenuto in delegazione, alla presenza di vari consiglieri tra cui Salvo Midolo (Pd).
La volontà della giunta melillese di procedere con il Cara preoccupa non poco chi vive a Città Giardino. “Abbiamo sul nostro territorio altri 2 centri, uno di prima accoglienza ed uno Sprar. Conviviamo con gli ospiti di queste strutture che in totale mediamente accolgono circa 700 extracomunitari”, raccontano in una nota siglata al termine dell’incontro.
“Nello spirito di accoglienza e di assistenza anche noi cittadini abbiamo offerto beni necessari per la loro permanenza. Ma la scelta del sindaco di fare insediare un altro centro che conterebbe un minimo di 550 ospiti allarma. Nessuna pattuglia delle Forze dell’ordine quotidianamente è presente sul territorio, tranne se chiamate in caso di necessità. Riteniamo profondamente sbagliata la scelta del sindaco Cannata, compiuta ignorando il sentimento della cittadinanza e alla luce del fatto che Città Giardino conta circa 2.000 abitanti”.
Niente sentimenti xenofobi ma “si rischia che alle già centinaia di ospiti immigrati che camminano senza meta per le vie di Città Giardino se ne aggiungano un altro migliaio”, scrivono i residenti. Che chiedono apertamente al sindaco Cannata di tenere conto “della volontà dei cittadini e della volontà che la politica ha espresso”, riferimento all’animato Consiglio comunale della scorsa settimana.
Un invito a tornare sui propri passi viene rivolto alla giunta anche da sei consiglieri comunali (Carta, Giompapa, La Rosa, Castro, Gigliuto e Scollo). Che segnalano la confusione che regna tra la maggioranza, composta da Pd e Udc. Attaccano la presa di posizione di Midolo, contrario al Cara in maniera che ritengono “strumentale a favorire lo status quo, in quanto è innegabile che per gli esistenti centri di accoglienza per migranti ubicati all’interno dell’abitato di Città Giardino, quando era facente funzione del Sindaco, non ha mostrato alcuna contrarietà mentre oggi è contro il Cara. Ma il Pd di Melilli esattamente da che parte sta?”.
Per i sei, “un altro centro a Città Giardino è inaccettabile ed inopportuno”. E sarebbe il caso, suggeriscono, di iniziare a pensare come “dislocare fuori dal centro abitato anche gli esistenti centri di accoglienza”.

 

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