Meter: “Deepnude di studentesse minorenni, nuova frontiera della criminalità digitale”

 Meter: “Deepnude di studentesse minorenni, nuova frontiera della criminalità digitale”

Riparte la scuola e l’associazione Meter nata e attiva ad Avola, si iniziativa di don Fortunato Di Noto, lancia un allarme sulle piattaforme online, dove i minori diventano vittime di nuove e inquietanti forme di violenza. Questa mattina, l’osservatorio mondiale di Meter ha segnalato la presenza di due gruppi Telegram nei quali circolavano 125 immagini di studentesse manipolate con intelligenza artificiale: fotografie reali di adolescenti, scattate di nascosto nelle aule scolastiche e poi trasformate in immagini pedopornografiche tramite software di deepnude.
“Questa è la nuova frontiera della pedocriminalità digitale – denuncia don Fortunato Di Noto –. Non si tratta più soltanto di scambi di materiale illegale, ma della creazione di immagini false, generate o modificate dall’IA, che ledono in modo irreparabile la dignità dei minori. Le ragazze individuate hanno circa 14 anni: forse ignare della diffusione, ma comunque già vittime. Questo non è cyberbullismo, è pornografia minorile”.
Secondo Meter, il fenomeno legato a chatbot e strumenti di intelligenza artificiale non è un rischio futuro, ma una realtà già concreta, che si intreccia drammaticamente con l’avvio dell’anno scolastico.
Il fondatore di Meter richiama l’attenzione anche sulle recenti dichiarazioni del ministro Valditara sui limiti all’uso dei cellulari a scuola: “Eppure – sottolinea – già nei primi giorni di lezione, tra i banchi, molti studenti scambiano materiale sessualmente esplicito. Di fronte a fenomeni gravissimi come la creazione di deepnude su minori, non si può più aspettare: bisogna individuare subito artefici e vittime e intervenire con urgenza”.
Un allarme che, ancora una volta, mette in evidenza la necessità di strumenti più incisivi di prevenzione, controllo e contrasto alla pedocriminalità online.

 

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