Miasmi: con il Cnr parte la caccia ai responsabili delle emissioni in atmosfera

 Miasmi: con il Cnr parte la caccia ai responsabili delle emissioni in atmosfera

Inquinamento industriale e qualità dell’aria. Il tema rimane centrale nel dibattito pubblico siracusano, con nuove attenzioni risvegliate dall’inchiesta della trasmissione di Rai Tre andata in onda una settimana addietro. In Prefettura è stato attivato nelle settimane scorse un “tavolo tematico”. Obiettivo è individuare soluzioni migliorative per il territorio partendo dalla revisione del protocollo sulla qualità dell’aria del 2005, ripreso nel 2012 ma non perfezionato.
Dopo aver ottenuto precisi interventi dalle principali raffinerie presenti nell’area industriale, si è deciso adesso di chiudere il cerchio occupandosi di quelle situazioni sin qui non monitorate a livello di emissioni nell’aria. Ci sono altre attività che possono essere causa delle molestie olfattive, comprese le emissioni discontinue, su tutte il depuratore consortile a vasche scoperte. Ed è verso questi obiettivi che, sotto la guida della Prefettura, hanno deciso di puntare attenzione i sindaci dei Comuni industriali, l’Arpa, l’Asp e il Libero Consorzio.
E’ stato interpellato anche il Cnr, organismo scientifico pubblico che garantisce imparzialità e professionalità, per un censimento di tutte le potenziali fonti di emissioni di sostanze odorigene che a causa soprattutto dell’intermittenza del fenomeno possono essere ascrivibili a tutti i processi produttivi a ciclo continuo e non.
Bonasoni, responsabile del Cnr, ha presentato un progetto che consente di permette di individuare da dove vengono liberate le sostanze che danno origine ai miasmi avvertiti dalla popolazione.
Sul tema, Confindustria Siracusa da tempo fa notare una certa differenza di percezione e trattamento. Le grandi raffinerie spendono milioni di euro per migliorare tecnologie ed impianti seguendo normative oggi stringeti mentre piccoli e medi impianti o attività della zona industriale lavorano quasi nell’assenza di verifiche o richieste in questo senso. “Le aziende hanno realizzato cospicui investimenti per contenere le emissioni in atmosfera utilizzando le migliori tecnologie, predisponendo piani di controllo e monitoraggio dettagliati, costantemente aggiornati ed hanno tutto l’interesse a che l’impegno profuso in tale direzione non sia vano e produca i benefici sperati”, le parole del presidente dell’associazione degli industriali, Diego Bivona.

 

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