Mucillagine in Ortigia, attesa per l'esito degli esami: l'ostreopsis ovata la responsabile?

 Mucillagine in Ortigia, attesa per l'esito degli esami: l'ostreopsis ovata la responsabile?

Ci vorranno alcuni giorni per conoscere i risultati degli esami di laboratorio che saranno condotti sui campioni di acqua prelevati ieri nella zona di Levante, in Ortigia. I tecnici di Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, hanno raggiunto la zona interessata da uno strano fenomeno di mucillagine a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto. Una lunga scia schiumosa era apparsa nel pomeriggio tra Calarossa e Forte Vigliena. Un filmato realizzato con il telefonino mostra quella che era la situazione, segnalata da più residenti e passanti.

Tra pochi giorni, almeno 4 o 5, saranno noti gli esiti degli accertamenti disposti. Probabile che, come negli anni passati, si torni a parlare di bloom algale ovvero di improvviso proliferare di alghe microscopiche, per via dell’aumento delle temperature e della presenza nelle acque di nutrienti che permettono la diffusione. Il Comitato Ortigia Sostenibile, tra i primi a sollevare il caso, si interroga su quali nutrienti siano presenti nelle acque (sostanze organiche?) e se le attività dell’uomo incidano e quanto sulla fioritura che prende le forme di una patina gelatinosa sul pelo dell’acqua.
Arpa conosce la situazione con monitoraggi costanti in tutta la Sicilia. A Siracusa oltre a Calarossa anche a Punta della Mola. E’ la campagna di monitoraggio dei dinoflagellati potenzialmente tossici. La frequenza dei controlli è mensile a giugno e settembre mentre diventa quindicinale a luglio ed agosto. I risultati sono pubblicati sul sito di Arpa Sicilia, nella apposita sezione dedicata al Monitoraggio Ostreopsis ovata.
“Ostreopsis ovata è una microalga marina, una specie tipica del clima caldo e tropicale, da molti anni ormai presente anche sulle coste italiane”, spiegano dall’Agenzia Regionale Protezione Ambiente.
Quando si verifica la fioritura dell’alga nei mesi più caldi, “le acque in superficie possono presentare colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e in alcuni casi si possono verificare morie di pesci. L’alga non è visibile ad occhio nudo, cresce su substrato roccioso e sulle macroalghe”.
Attenzione perchè “in presenza delle fioriture e di condizioni meteo-marine che favoriscono la formazione di aerosol marino, si possono presentare episodi di malessere nei bagnanti o nelle persone che stazionano lungo il litorale”.

 

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