Niente fuochi d’artificio per Santa Lucia, le somme donate alla Caritas ed a ResQ

 Niente fuochi d’artificio per Santa Lucia, le somme donate alla Caritas ed a ResQ

“Torna la festa di Santa Lucia”. Pucci Piccione riesce a mala pena a nascondere l’emozione, dopo due anni di pandemia. Il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia prevede una piazza Duomo stracolma per la festa del patrocinio, in programma domenica primo maggio alle 12. Il giorno prima, sabato 30 aprile, la cerimonia di apertura della nicchia della cappella che custodisce il simulacro.
I portatori, i berretti verdi, indosseranno le mascherine. Ai fedeli ed ai devoti in piazza viene chiesto di indossarla per prudenza, anche se non obbligatoria. Per il resto, sono venute meno tutte le restrizioni. “Intanto si scende in piazza, si scende nelle strade accanto a Santa Lucia ed è l’elemento più importante”, spiega Piccione. “Dopo due anni, finalmente, viviamo queste stesse emozioni che non dico avevamo dimenticato, ma che avevamo messo da parte nella nostra memoria. E’ chiaro che ci saranno delle piccole restrizioni. La processione verrà fatta con la mascherina. Abbiamo anticipato di un’ora l’inizio dell’ottava dell’8 maggio proprio per permettere di fare più pause. In chiesa si resterà con la mascherina, non ci sono più le limitazioni di posti, quindi potremmo essere anche tanti e riempire come tradizione la Cattedrale”.
Il titolo della festa quest’anno è “in cammino con Lucia per la pace”. Un cammino simbolico, con il tradizionale volo delle colombe che ricordano il prodigio di Lucia per la sua città ma anche universale simbolo della pace. Un cammino con gesti concreti. come la donazione alla Caritas ed alla ResQ dell’equivalente che sarebbe stato speso per i fuochi d’artificio. I giochi pirotecnici non ci saranno. “Abbiamo ripreso l’indicazione della Conferenza episcopale italiana per la processione di Pasqua. Perché abbiamo visto che le stesse condizioni di venti giorni fa sono rimaste. C’era la guerra, e c’è la guerra. In questo momento i botti ci ricollegano ai bombardamenti, alle case abbandonate e distrutte, ai morti e ai bambini. E quindi abbiamo deciso di non fare i fuochi d’artificio in questa festa e di destinare le somme alla Caritas per l’accoglienza ai profughi dell’Ucraina e alla nave ResQ che è qui a Siracusa. Tant’è vero che un giorno ci sarà l’incontro con l’equipaggio della ResQ e con Cecilia Strada”, spiega Pucci Piccione.
Sarà Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa, a presiedere la celebrazione di domenica 1 maggio alle ore 10.00.

 

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