“No” all’area di crisi industriale: Minardo,Turano e Vinciullo dal ministro Giorgetti

 “No” all’area di crisi industriale: Minardo,Turano e Vinciullo dal ministro Giorgetti

Il presunto “no” del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti all’istituzione dell’area di crisi complessa per l’area industriale di Siracusa, il da farsi per risolvere il problema del polo petrolchimico e in primo luogo la delicatissima questione legata alla sopravvivenza della Lukoil a Priolo.

Temi spinosi, scottanti, intorno ai quali ruota buona parte dell’economia locale ma che hanno, per ovvi motivi, un respiro internazionale. Saranno al centro dell’incontro chiesto al ministro Giorgetti dal segretario regionale della Lega, Antonino Minardo, che con il commissario provinciale del partito, Enzo Vinciullo e l’assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano riproporranno, giovedì mattina, al ministro l’ipotesi di riconoscimento dell’area di crisi complessa per Priolo, ma chiederanno anche che la questione venga sottoposta all’Europa, essendo strettamente connessa alla crisi internazionale determinata dalla guerra in Ucraina e da tutte le conseguenze del conflitto con la Russia.

Vinciullo riparte da un ricordo e da quello che definisce un serio errore di valutazione.

“Siamo abituati a verificare quello che viene detto. Cercheremo di capire se il ministro non è stato compreso o se le cose stanno diversamente.Vogliamo intanto sapere se l’errore sia stato commesso dalla Regione, che non ha proposto magari in maniera adeguata il piano o se, al contrario, sono i funzionari del ministero a non averlo compreso. Una cosa è certa- aggiunge- quando ero presidente della Commissione Bilancio dell’Ars- l’area di crisi per Gela non incontrò ostacoli. Nessun problema nemmeno per Termini Imerese. Si sottovalutò, invece, la situazione siracusana. Inspiegabilmente non pervenne mai in commissione la proposta di inserire l’area di crisi industriale per la nostra”.

Vinciullo ritiene che “nell’ultimo provvedimento approvato dalla Camera dei Deputati ci siano i presupposti per intervenire a livello nazionale al problema della zona industriale di Siracusa. Il problema di Priolo deve essere affrontato dai ministeri del Tesoro, dello Sviluppo Economico e della Transizione Ecologica. La Lukoil ha una rilevanza  internazionale ed è necessario  l’impegno dell’Europa a salvaguardia di un petrolchimico con due colossi non italiani.

 

 

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