"Noi, abbandonati": Caiazzo contro tutti, attacca la ex Provincia e la politica che conta

 "Noi, abbandonati": Caiazzo contro tutti, attacca la ex Provincia e la politica che conta

Dalla zona montana della provincia di Siracusa ennesimo grido di allarme: strade provinciali al limite della praticabilità e spostamenti difficili se non rischiosi. L’ultimo affondo, in ordine di tempo, arriva dal sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo. “Assistiamo annualmente ad una vergognosa gestione della manutenzione delle strade provinciali e sembra che, a parte i cittadini, nessuno si accorga di quanto il sistema infrastrutturale provinciale sia oramai da terzo mondo, soprattutto nella zona montana. Ma è l’intero territorio a presentare criticità non indifferenti”. Parole pesanti ma a lungo meditate dal sindaco della cittadina montana. “Ogni qualvolta si chiede di intervenire, cosa peraltro assurda e grottesca, la risposta è sempre la stessa: siamo pochi e non abbiamo strumenti. Allora la domanda è sempre la stessa: ma se siete inefficienti e non siete nelle condizioni di operare, che ci state a fare? E chi vi paga, con i soldi dei cittadini, che ci sta a fare?”.
Una critica diretta, dura e ampiamente politica perchè prende di petto la riforma a metà che ha solo svuotato quegli enti, senza chiarire il discorso competenze e coperture. “Nessuno ha la capacità di programmare gli interventi ed a nessuno sembra importi nulla di una zona, quella montana, che da sola rappresenta il 13% della popolazione provinciale e rappresenta da un lato il polmone verde della nostra provincia e, dall’altro, l’avamposto di sicurezza per la zona vallivola, soprattutto nel periodo invernale. Nessuno sembra riesca ad imparare nulla dagli accadimenti annuali e nessuno sembra avere una visione chiara dei cambiamenti climatici in atto e degli interventi preventivi che occorre realizzare in fretta. Solo dichiarazioni di circostanza, interventi a campione poco incisivi e lacrime da coccodrillo quando accade l’irreparabile”, si sfoga Caiazzo.
E la politica? “Quella che conta non è certamente esente da responsabilità. Abbiamo assistito a tutta una serie di dichiarazioni e comunicati rispetto ai quali sembrava che, dopo il periodo elettorale, tutti si sarebbero messi in moto per ridare slancio a questo o a quell’ente, ma dalle nostre parti, ed in generale nella zona montana, a parte qualche intervento di poco conto e mal fatto, dettato più dal senso di colpa che da quello di responsabilità di qualche anima pia, non si è visto e non si vede nessuno. E ben che meno la parte politica, se non per sporadiche apparizioni di circostanza sempre dettate da un momento elettorale. E spiace rilevare, proprio in tema di infrastrutture provinciali, il disinteresse della nostra deputazione provinciale. Qualcuno torni ad occuparsi dei territori e smetta di pensare che il tutto possa essere sempre giustificato dalle deficienze che si ereditano dal passato”. E intanto in questi giorni entrano in vigore le ordinanze anti-incendio sulla cui reale applicazione, da parte dei vari enti coinvolti, è spesso scaricabarile. E nella zona montana – la più colpita dagli incendi – sale l’allerta.

 

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