Non solo viale Tisia, in 16 mesi Siracusa potrebbe cambiare volto: Borgata, Mazzarona, Porto Piccolo e…

 Non solo viale Tisia, in 16 mesi Siracusa potrebbe cambiare volto: Borgata, Mazzarona, Porto Piccolo e…

Se davvero Siracusa riuscirà a cambiare volto, dotandosi di nuovi spazi urbani e riqualificando alcune sue zone grigie, lo diranno solo i prossimi 16 mesi. La buona volontà è in campo, i progetti anche, le delibere di finanziamento pure. Ora è la volta delle competenze, quelle che devono permettere di tradurre i piani in realtà. Cioè far partire i lavori.
Il Cipe ha deliberato 13,7 milioni di euro per il masterplan Siracusa. Il Comune è pronto a mettere in campo altri 4,6 milioni a titolo di compartecipazione. Quello che potrebbe accadere adesso è epocale. Giusto però dubitare ed avere perplessità nella città degli annunci e dei verbi al futuro.
Se tutto andrà come deve andare, nel giro di tre mesi dovrebbero partire le procedure di gara per l’appalto della trasformazione di via Tisia/Pitia ed i lavori per il rifacimento di via Crispi. Ma in rampa di lancio c’è anche la riqualificazione (urbana e commerciale) di via Piave, via Agatocle e piazza Euripide senza dimenticare il profondo maquillage del porto Piccolo e Mazzarona (qui si parla di un presidio di legalità, un parco diffuso per sport e gioco, un’area da destinare a orti di comunità e un progetto di catalogazione dei beni storico-architettonici). Un florilegio di cantieri senza precedenti per re-inventare l’aspetto di una città rimasta troppo a lungo uguale a se stessa di fronte ai cambiamenti del tempo.
Immaginare l’apertura di tutti questi cantieri e più o meno in contemporanea è impossibile. Per ragioni burocratiche, di tempistiche ma anche per ovvie considerazioni di “interferenze” sulla vita quotidiana della città. Pensate al traffico congestionato e stretto tra strade chiuse o praticabili a tratti, ad esempio.
Importante diventa quindi anche stilare un accurato cronoprogramma dalla regia di Palazzo Vermexio. Così ad esempio, tra i primi lavori a partire potrebbero anche esserci quelli di via Piave. Tecnicamente sono cantierabili in poco tempo, novanta giorni circa per le procedure di gara, come per via Agatocle e piazza Euripide. Se i disagi arrecati dai lavori nell’area saranno contenuti, tutti questi tre interventi potrebbero scattare in contemporanea.
Più lunghi i tempi previsti per la rifunzionalizzazione del Porto Piccolo. Il progetto è già esecutivo. Ma va risolto prima l’aspetto relativo allo sblocco dei fondi di compartecipazione che il Comune attende dal Ministero dell’Ambiente, una volta conclusa positivamente la riqualificazione dell’ex Sala Randone, oggi Urban Center (le due vicende sono collegate, ndr). Ci sono poi da aggiornare alcuni parametri al nuovo prezziario regionale e quindi una rimodulazione del progetto sarà necessaria.
Capitolo Mazzarona. I primi micro-interventi non appaiono presentare aspetti di complessità come nel caso della Casa dei Cittadini ed il famoso progetto per il trasferimento in via Algeri del Comando dei Vigili Urbani. Quest’ultimo progetto è esecutivo, andrebbe revisionato. Il parco diffuso sarà uno degli ultimi interventi. Il progetto è ancora allo stato preliminare.
Il masterplan risale al 2016 ed alla sua stesura hanno collaborato i professionisti dello Smart Lab, oggi purtroppo in fase di chiusura.

 

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