Noto. Chiude il Pronto Soccorso con la riforma ospedaliera? Levata di scudi della politica

 Noto. Chiude il Pronto Soccorso con la riforma ospedaliera? Levata di scudi della politica

Il governo Crocetta vuole “tagliare” il pronto soccorso dell’ospedale di Noto. Sarebbe uno degli effetti della riforma ospedaliera. “Assomiglia più che altro ad un taglia e cuci fatto a tavolino, senza verifica degli effetti sul territorio, non una vera e propria razionalizzazione dei servizi sanitari”, dice il commissario provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera.
“Grossolana è la prevista cancellazione del pronto soccorso di Noto, struttura di riferimento per un ampio bacino d’utenza e per decine di migliaia di turisti che in ogni stagione visitano il siracusano. L’assessore Gucciardi operi con coscienza, tutelando il diritto alla salute dei cittadini, a partire dalle fasce più deboli della popolazione”, la chiosa di Bandiera.
Anche il deputato regionale Enzo Vinciullo contesta gli effetti della riforma. “La proposta dell’Assessorato di mortificare l’ospedale di Noto, declassandolo ad ospedale di comunità, è inaccettabile”, spiega senza mezzi termini. “Sono sicuro che si tratta di un errore in cui sono caduti gli uffici e che l’assessore, non vedendolo, non ha avuto la possibilità di correggerlo e per questo ci aspettiamo, al più presto, una dichiarazione sull’argomento”, l’augurio-invito di Vinciullo.
“La proposta è così assurda che, se non fosse stata pubblicata sui giornali e non smentita dall’assessorato, nessuno di noi le avrebbe mai prestato fede. Se la notizia venisse confermata, tutti gli accordi raggiunti sulla sanità salterebbero immediatamente”, l’avviso lanciato al governo dal presidente della commissione bilancio. “La provincia di Siracusa – ha proseguito Vinciullo _ è quella che, asservita alle case di cura private, nel passato ha pagato più di ogni altra. Non tollereremo ulteriori mortificazioni ed ulteriori scippi”.
Anche il deputato regionale Pippo Gennuso sbotta. “Se questa notizia nefasta corrispondesse al vero – afferma – l’assessore Baldo Gucciardi faccia le valigie e vada a casa, perchè ancora una volta dimostra di non conoscere quella che è la realtà sanitaria siracusana. Un ospedale come quello di Noto, strategico per l’intera zona sud, deve essere potenziato. Invece la Regione intende dargli il colpo di grazia. Gucciardi non è capace di portare avanti il ruolo che ricopre nella giunta di governo. Venga a Siracusa, all’Umberto I e si renda conto se questo è un nosocomio a carattere provinciale, oppure è una delle tante officine meccaniche della sanità in provincia di Siracusa”. Gennuso si dice pronto alla mobilitazione di piazza se qualcuno mette le mani sul Trigona ed aggiunge. “La situazione in provincia di Siracusa è peggiore rispetto a quella Ragusa, dove l’Asp ha il doppio del personale e tutto questo è penalizzante per i cittadini”.

 

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