Noto.Trigona a rischio chiusura, Sorbello: "Idea da non prendere in considerazione". Marziano: "Inaccettabile"

 Noto.Trigona a rischio chiusura, Sorbello: "Idea da non prendere in considerazione". Marziano: "Inaccettabile"

Vanno nella stessa direzione le posizioni espresse dagli esponenti politici del territorio in merito all’ipotesi, al vaglio dell’assessorato regionale della Sanità, di fare del “Trigona” un ospedale di comunità, svuotandolo, di fatto, delle strutture di cui è dotato. A dirlo è anche l’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, pronto a chiedere al collega della giunta Crocetta, Baldo Gucciardi, un passo indietro. “La proposta- secondo Marziano- è inaccetabile perchè annulla gli impegni più volte assunti dagli assessori alla sanità in questi ultimi anni. Cancella la struttura di ospedali riuniti Avola Noto ed impoverisce la sanità della zona sud della provincia di Siracusa”. A questo andrebbero aggiunte ragioni logistiche. “Non ci sarebbe -spiega l’assessore Marziano- dove allocare i posti letto di riabilitazione e lungo degenza che verrebbero eliminati a Noto. Si violerebbe, poi, quanto stabilito dalle norme di legge e dalle decisioni politiche assunte dall’assemblea regionale siciliana, rompendo quell’equilibrio che mi aveva portato finora, non senza travaglio personale,a sostenere la proposta di rifunzionalizzaziine del nosocomio di Noto. Prendo atto positivamente della dichiarazione di disponibilità dell’assessore Gucciardi a discutere tale proposta ed a rimetterla in discussione-conclude Marziano- Ove questo non dovesse verificarsi dichiaro fin da ora che sosterrò tutte le iniziative politiche e legali che la comunità vorrà mettere in atto per ottenere il rispetto degli impegni e la tutela del diritto alla salute dei suoi cittadini e di quelli dell’intera zona sud”. Lascia spazio all’ottimismo il deputato regionale Pippo Gennuso.
“Apprezzo la disponibilità dell’assessore alla Salute, Gucciardi-premette il parlamentare dell’Ars- a ridiscutere il taglio del pronto soccorso dell’ospedale di Noto, effetto non positivo della riforma degli ospedali siciliani. Fare saltare una decina di pronto soccorso, e Noto tra questi, solo sulla base degli accessi (20.000 all’anno, ndr) è come valutare luoghi, fatti o persone solo dai like su Facebook”, spiega con ironia il parlamentare Udc. Passano così in secondo piano aspetti come la posizione geografica, il bacino complessivo di utenza nella zona sud di Siracusa e soprattutto una qualità di offerta sanitaria pubblica che non può perdere ulteriore terreno sul privato.La rifunzionalizzazione degli ospedali di Avola-Noto -prosegue Sorbello.si è basata anche su equilibri politici che non prevedevano un taglio di questo tipo che porterebbe a rivedere diverse posizioni assunte nel recente passato. E Gucciardi questo lo sa. Le riforme non sono solo un discorso numerico. Pronto a sostenere ogni iniziativa a difesa del Trigona e della sanità pubblica nella zona sud della provincia di Siracusa”, annuncia il parlamentare.

 

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