Numeri che non tornano: come è possibile che a Siracusa siano stati 7 i positivi in 24 ore?

 Numeri che non tornano: come è possibile che a Siracusa siano stati 7 i positivi in 24 ore?

C’è qualcosa che non convince negli ultimi dati relativi ai contagi nella sola città di Siracusa, diffusi nel tardo pomeriggio di ieri e relativi alle 24 ore precedenti. Il numero registrato eri (+7) ha scatenato polemiche infinite ed accuse. Per dovere di cronaca, è bene precisare che il +7 tiene conto anche di alcune guarigioni ed è il dato che comunque emerge dai report dell’autorità sanitaria locale.
Altro discorso è quello relativo alla percezione della realtà, al di là dei numeri forniti. Perchè a guardare le file in farmacie e laboratori ed i numeri che vengono fuori da quegli screening – decisamente superiori a 7 positivi – viene il sospetto che la macchina pubblica sia in forte difficoltà. Con il risultato che gli ultimi dati diffusi, e relativi al solo capoluogo, rischiano di non essere una fotografia reale del difficile momento in corso.
Il presidente provinciale di Federfarma fornisce un utile spunto. Dice Salvo Caruso, “nella mia farmacia ieri abbiamo eseguito oltre 200 tamponi rapidi e circa 20 sono stati gli esiti positivi comunicati all’Asp di Siracusa”. Anche da alcuni laboratori privati arrivano identiche comunicazioni, con relativo stranimento sul numero limitato di nuovi positivi finiti nelle statistiche ufficiali.
Qui è bene precisare che il dato fornito da un tampone rapido non finisce subito nei numeri poi comunicati alla sorveglianza integrata. Serve la conferma del tampone molecolare eseguito dall’Asp. Ed i tempi di attesa – ben lo sanno i positivi al rapido di queste ore – sono molto lunghi per la convocazione, anche sette giorni. E’ chiaro, quindi, che si diffondano notizie di positivi al rapido anche a 3 cifre e che poi, per questo ritardo della macchina pubblica, non trovino conferma nei dati ufficiali. Così, però, le statistiche diventano quasi una stima e non uno specchio fedele dell’andamento della pandemia a Siracusa (città).
La Regione ha promesso di potenziare il meccanismo, con il raddoppio dei drive in. Senza ombra di dubbio, andava fatto prima. Da un mese gli esperti preconizzavano la situazione attuale. Ancora una volta, si deve inseguire l’emergenza. Con il risultato di creare nuova distanza nel difficile rapporto di fiducia tra cittadino ed autorità sanitarie.
A livello nazionale, opportune le modifiche al tracciamento che ha finito per appesantire la macchina pubblica.

 

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