Nuovo ospedale di Siracusa, l’assessore Razza: “pensato per essere Dea di II livello”

 Nuovo ospedale di Siracusa, l’assessore Razza: “pensato per essere Dea di II livello”

Una delle battaglie collegate alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa è quella relativa alla sua qualificazione, in tema di servizi sanitari: Dea di I livello o la migliore etichetta di Dea di II livello?
Al momento, nel piano regionale, Siracusa è ancora Dea di I livello. Ma che possa (e debba) ambire al più presto alla massima qualità in termini di reparti e servizi sanitari lo si capisce dalle parole dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Raggiunto al telefono dalla nostra redazione conferma che “il nuovo ospedale di Siracusa è progettato e costruito per essere in fretta un Dea di II livello”. Nel progetto dell’assessore Razza c’è spazio per una super-dorsale della Salute che unisce il polo sanitario di Catania con l’ospedale nuovo di Siracusa, spingendosi sino a Ragusa. Strutture moderne, pubbliche e di qualità per una offerta sanitaria che dovrebbe presentarsi come la migliore dell’Isola.
Che l’ospedale di Siracusa possa vedere da vicino la promozione a Dea di II livello, una volta realizzata la nuova struttura, è certificata anche dalla perizia del’Asp che ricorda, nelle premesse, come “la localizzazione e la dimensione dell’area del nuovo ospedale di Siracusa dovranno essere adeguati anche nella previsione di una promozione della struttura a Dea di II livello, ovvero di una struttura che oltre alle prestazioni di Pronto Soccorso e di osservazione, breve degenza, rianimazione e interventi diagnostico-terapeutici di base (competenze delle D.E.A. di I livello) sia in grado di erogare anche prestazioni altamente qualificate legate all’emergenza specialistica. Per questo è prevedibile una futura espansione che, come detto in precedenza, è opportuno che avvenga in aree contigue a quelle occupate dal complesso da edificare”.
Lo scorso gennaio, l’ufficio tecnico dell’Asp di Siracusa ha predisposto un “metaprogetto” per il nuovo ospedale di Siracusa, “non applicato ad una localizzazione reale”, che poggia su “impianti planivolumetrici a blocchi con prevalente sviluppo orizzontale, variamente articolati e connessi da grandi spazi comuni attrezzati, limitando al massimo le altezze e/o i piani fuori terra per consentire future prevedibili espansioni senza soprelevazioni e/o interventi eccessivi sulle strutture esistenti”.

 

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