Nuovo ospedale, il commissario straordinario: “Progetto esecutivo entro novembre, poi l’appalto”
Un altro passo verso la gara d’appalto dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Il traguardo non è, per il momento, esattamente dietro l’angolo però di certo è più vicino. Ed in modo significativo ed importante, dopo l’approvazione del progetto definitivo. Per capire a che punto del percorso ci troviamo, abbiamo chiesto una sorta di cronoprogramma al commissario straordinario per il nuovo ospedale di Siracusa, Guido Monteforte. “Con ragionevole consapevolezza, posso dire che noi entro fine novembre avremo il progetto esecutivo e saremo in grado di approvarlo. Sono certo che la Regione, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia faranno la loro parte con la stessa celerità. Per la gara d’appalto, ci vorrà qualche mese ancora perché c’è la verifica della completezza della documentazione richiesta. Le gare d’appalto – spiega ancora l’ingegnere siracusano – possono durare da tre a nove mesi e lì io non posso intervenire”.
Ad oggi, l’iter è arrivato al decreto numero 26 della struttura commissariale. Ed è quello che approva il progetto definitivo, dopo l’esame del Nucleo di Valutazione degli investimenti del Ministero della Sanità e l’analisi del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che hanno prodotto alcune osservazioni e prescrizioni. “L’impresa progettista, la Proger, ha prontamente eseguito e introdotto al progetto queste integrazioni e modifiche suggerite. Il soggetto verificatore del progetto, Rina Check, ce l’ha restituito con una dichiarazione di ottemperanza al recepimento delle prescrizioni ed a quel punto si è perfezionato ed è stato possibile che io lo approvassi in linea definitiva”, illustra ancora Monteforte.
Con il progetto definitivo, l’opera può essere dichiarata di pubblica utilità, urgente e indifferibile. “Il che apre la strada alle procedure espropriative. Una volta che le procedure espropriative si saranno completate e perfezionate con l’immissione in possesso dei 17 ettari, potremo dare luogo alla campagna di prospezione archeologica che, ricordo, è propedeutica all’avvio concreto della costruzione. Precedentemente, in conferenza dei servizi, la Sovrintendenza aveva previsto che questa fase, la prospezione archeologica, dovesse precedere la progettazione esecutiva. Poi, subito dopo il mio insediamento, ho avuto un chiarimento con il Sovrintendente e la direzione della sezione archeologica della Sovrintendenza ed abbiamo convenuto che fosse equivalente trasferire questa prescrizione alla fase immediatamente precedente l’avvio dei lavori, per evitare che fosse pregiudizievole per l’avvio della progettazione esecutiva. Quindi, forti di questo accordo, possiamo avviare la progettazione esecutiva”.
Per il commissario straordinario il finanziamento dell’intera opera non è da mettere in discussione. “Sono convinto che le rassicurazioni che sono state date dalla Presidenza della Regione e dal dottore Iacolino andranno a buon fine e quindi avremo il progetto esecutivo approvato, il finanziamento consolidato e la possibilità di andare in gara di appalto. In fondo, la parte che avrebbe potuto dare problemi era quella legata al Nucleo di Valutazione del Ministero della Salute. Ma se il nucleo del Ministero della Salute verifica il progetto e ci dice che risponde agli standard tecnici necessari e che i costi appostati a quel progetto sono coerenti con quelli finanziabili, non abbiamo più niente da temere. Adesso ci sono dei passaggi burocratici e amministrativi che riguardano il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia, la Presidenza della Regione. Io non credo che ci sia da dubitare che tutto possa compiersi concretamente. Quello di cui abbiamo incertezza sono i tempi, ma il risultato mi pare che a questo punto sia assolutamente scontato”.
Nel taccuino dell’ingegnere Guido Monteforte ci sono adesso le procedure per gli espropri. “Stiamo per perfezionare la sottoscrizione di una intesa con il Comune di Siracusa che ci metterà a disposizione il proprio ufficio espropri a supporto di questa fase operativa. Il privato viene informato preventivamente che c’è questa progettazione in corso, tant’è che i privati hanno fatto arrivare negli anni, anche prima che mi insediassi io, delle osservazioni, dei rilevi, delle controdeduzioni alla indennità proposte. Il quantum era stato determinato dai progettisti. Mi sono limitato a convocarli, sottoporre loro tutte le osservazioni e controdeduzioni dei proprietari privati ed a chiedere una sintesi valutativa. Il progettista mi ha confermato il piano particolare dell’espropriazione e quindi siamo andati avanti. E’ chiaro che adesso, in questa fase, ci sarà l’offerta dell’indennità che il privato può anche rifiutare. In questo caso, si procede con lo stato di consistenza e verbale di immissione in possesso, contestualmente all’accantonamento presso la Cassa Depositi e Prestiti di queste somme. Dopodichè il privato può agire per avere un riconoscimento stimativo diverso. Ma questo non va ad inficiare il percorso per la costruzione del nuovo ospedale”.














