Parco degli Iblei, sette comuni della zona montana chiedono un rinvio di 90 giorni

 Parco degli Iblei, sette comuni della zona montana chiedono un rinvio di 90 giorni

I sindaci dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei chiedono di rinviare la scadenza del 31 luglio, verso l’istituzione del parco nazionale degli Iblei. Per una serie di ragioni tecniche, illustrate in una nota inviata al Ministero della Transizione ecologica ed alla Regione, l’Unione dei Comuni propone una sospensione del percorso amministrativo “per poter ricevere la più volte richiesta documentazione, attualmente carente e incompleta, al fine di poter esprimere una giusta valutazione sull’area da destinare a protezione, e di rivedere il modello di governance dell’istituendo Parco”. Insomma, perimetrazione e modello di gestione i due punti su cui non c’è ancora intesa.
I sindaci dell’Unione – i cui comuni ricadono nell’area del parco – sono contrari all’istituzione del parco? “No, e neanche muoviamo riserve sulla base di preconcetti o pregiudizi che esulano dal ruolo di garanti del territorio. Semplicemente, la documentazione in nostro possesso è incompleta e carente, cosa che impedisce di poter approfondir una puntuale valutazione della perimetrazione e zonizzazione del Parco”, spiega il presidente Paolo Amenta.
La nota presenta tutta una serie di rilievi che costituiscono materia per i tecnici. Per i sindaci dell’Unione il rinvio della scadenza del 31 luglio è necessario “al fine di poter avviare un ampio ed aggiornato processo di concertazione e partecipazione attiva per l’individuazione degli obiettivi condivisi da perseguire, della valutazione degli effetti dell’istituzione dell’area protetta sul territorio, anche in mancanza di adeguate e definite coperture finanziarie”.

 

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