Passa dal Plemmirio il primo sistema europeo che ascolta la “voce del mare”

 Passa dal Plemmirio il primo sistema europeo che ascolta la “voce del mare”

Un segnale, un suono, un dato. L’Area Marina Protetta del Plemmirio è tra i protagonisti di Vongola (Visual and nOise-eNhanced AI Analysis for Marine Biodiversity Monitoring, Observation and Learning), progetto del Centro Nazionale per la Biodiversità (NBFC – NextGenerationEU) che unisce scienza, tecnologia e tutela ambientale.
Coordinato dal Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia (CSFNSM), insieme all’Università di Catania, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e all’azienda Nadir Byte, Vongola è la prima rete di monitoraggio acustico sottomarino lungo la dorsale ionica, capace di ascoltare la vita del mare e trasformarla in dati per la salvaguardia della biodiversità.
I sensori impiegati sono talmente sensibili da captare il crepitio dei gamberetti e, al contempo, così potenti da distinguere il rumore di navi a chilometri di distanza. Un ascolto “a doppia frequenza” che riflette la duplice missione del progetto: studiare la fauna marina e misurare l’impatto dell’attività umana sull’ecosistema.
“Il Mar Mediterraneo è un laboratorio naturale per la ricerca d’avanguardia”, spiega la professoressa Alessia Tricomi, direttrice del CSFNSM e coordinatrice del progetto. “Con Vongola vogliamo trasformare i segnali acustici e biologici del mare in conoscenza utile per orientare politiche di tutela e conservazione”.
La rete, che coinvolge oltre 30 tra ricercatori e tecnici, si sviluppa in tre siti pilota: il porto di Catania, lo Stretto di Messina e l’Area Marina Protetta del Plemmirio. L’infrastruttura si estende per circa 40 chilometri di cavi e fino a 2.100 metri di profondità. E’ la prima di questo tipo nel Mediterraneo.
Nel sito siracusano del Plemmirio, una stazione autonoma a bassa profondità dotata di telecamera e sensore acustico funge da banco di prova per future applicazioni nelle aree marine protette. Obiettivo: dimostrare la fattibilità di una rete modulare e replicabile, a basso impatto ambientale ma ad alto valore scientifico per la sorveglianza ecologica.
Cuore tecnologico del progetto è il Distributed Acoustic Sensor (DAS) installato sul cavo elettro-ottico dell’INFN a Catania: una catena di microfoni virtuali lunga 40 km che permette di distinguere il passaggio di imbarcazioni, le vocalizzazioni dei cetacei e le variazioni geofisiche dei fondali. I dati raccolti alimentano modelli predittivi e mappe di rischio, fornendo alle autorità strumenti oggettivi per la gestione del mare.
A Messina, la stazione multiparametrica NOEL completa il quadro con un idrofono cablato, una telecamera subacquea e sensori ambientali che misurano temperatura e salinità in un contesto di forti correnti.
Avviato nel luglio 2024, Vongola è oggi nella fase di validazione dei dati e calibrazione dei modelli di intelligenza artificiale. La conclusione formale è prevista per il 31 ottobre 2025, ma le sperimentazioni proseguiranno. Una sfida scientifica e ambientale che porterà Siracusa e il Plemmirio al centro di un sistema europeo di monitoraggio marino d’avanguardia.

 

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