Per il porto di Augusta 6,4 mln dai fondi Pac: finanziati due progetti asse A e D

 Per il porto di Augusta 6,4 mln dai fondi Pac: finanziati due progetti asse A e D

Pubblicate le graduatorie definitive del Programma di Azione e Coesione PAC 14/20, in particolare le graduatorie che riguardano Asse A “Digitalizzazione della logistica” (80 milioni) e Asse D “Green Ports” (170 milioni) del programma, mentre entro fine mese saranno pubblicate quelle per gli assi B e C. Tra gli interventi finanziati ci sono anche due progetti che riguardano l’Autorità di Sistema Portuale Augusta-Catania.
Si tratta del progetto “Ecosistema Digitale Smart Port”: 5,2 milioni di euro per il rafforzamento dei cosiddetti “fast corridor” ferroviari e su gomma. Altri 1,2 milioni di euro destinati, invece, alla realizzazione di impianti fotovoltaici su pensiline ombreggianti nelle aree a parcheggio del porto, in modo da produrre energia elettrica da fonti rinnovabili.
“Il completamento dell’iter rappresenta un risultato molto importante per il Sud e, in particolare, per la Sicilia”, commenta il vicepresidente della Commissione Trasporti, Paolo Ficara. Negli ultimi due anni ha seguito direttamente il lungo percorso, con interrogazioni e un continuo pressing sulle strutture ministeriali. “Oltre 14 milioni e mezzo di euro per interventi di efficientemente energetico, mobilità sostenibile e digitalizzazione dei processi portuali sono stati assegnati alla Sicilia, grazie ai progetti presentati dall’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale e della Sicilia Occidentale, oltre al Comune di Trapani”, prosegue.
“A tutte le amministrazioni coinvolte, l’augurio di buon lavoro e l’auspicio che possano completare velocemente l’iter autorizzativo. Mi complimento in particolare con l’Adsp di Augusta perché è riuscita a presentare, con le sue strutture, ben sei progetti. Un segno di vivacità che marca il cambio di passo rispetto ad un passato sin troppo attendista”, dice ancora Ficara.
Il programma Pac prevede il completamento degli interventi entro il 2023. “Bisogna fare in fretta. E bisogna fare bene. Perché ottenere i finanziamenti è un merito; ma trasformare quei fondi in opere concrete è adesso un obbligo”.

foto dal web

 

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