Pesca di frodo, operazione della Guardia Costiera: sequestrati 95 fad e un palangaro

 Pesca di frodo, operazione della Guardia Costiera: sequestrati 95 fad e un palangaro

Nuova operazione di polizia marittima portata a termine dalla Guardia Costiera di Siracusa. Con il supporto della motovedetta “Gaetano Magliano” del Supporto Navale di Messina, armata ed equipaggiata per il contrasto della pesca di frodo, è stato possibile rinvenire e sequestrare attrezzatura da pesca illegale. Nel dettaglio, si tra di 95 Fad (Fishing Aggregative Devices ovvero i c.d. “cannizzi”) e relativi sistemi di galleggiamento ovvero 105 bidoni in plastica, 190 foglie di palma e circa 1175 mt di filo di nylon e materiale vario in polistirolo. Attrezzi da pesca illegali, ad elevato impatto ambientale, lasciati alla deriva e creati per attrarre molti pesci in una zona limitata di mare. Sequestrato anche un palangaro di circa 750 mt di lunghezza, armato con 200 ami e circa 15 bottiglie in plastica come galleggianti.
L’attività si è basata anche sulla scorta delle segnalazioni fornite da “Sea Shepherd Italia”.
La pesca professionale a circuizione con l’ausilio dei Fad – ricordano dalla Guardia Costiera – “può essere effettuata esclusivamente da pescherecci autorizzati dal Ministero ed ogni attrezzo deve riportare la marcatura e l’identificazione del motopesca autorizzato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento (CE) 404/2011 e dovrà essere realizzato utilizzando cime e galleggianti biodegradabili, compatibili con l’ecosistema marino, al fine di minimizzare l’impatto sull’ambiente”.
Le sanzioni amministrative per la violazione delle norme sulla tracciabilità partono da 1.500 euro e lo sfruttamento indiscriminato e la cattura del novellame e di pesce sottomisura, oltre che essere contrario alla legge, impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione.

 

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