Pescatori-ambientalisti: raccolti 700kg di rifiuti in mare, è il progetto Marine Litter

 Pescatori-ambientalisti: raccolti 700kg di rifiuti in mare, è il progetto Marine Litter

Quasi settecento chilogrammi di rifiuti raccolti al termine del progetto Marine Litter, realizzato dalla Cooperativa Mediterraneo nell’ambito del Gac dei Due Mari. Una quarantina di pescherecci ed un centinaio di addetti delle marinerie di Portopalo, Marzamemi, Avola, Pozzallo e Donnalucata si sono dedicati alla pulizia dei fondali, rimuovendo reti e attrezzi da pesca perduti, oltre alle pericolose plastiche. Non sono allora mancati copertoni, bidoni in ferro con residui di pittura e addirittura materiale edile di risulta, compresi dei blocchetti in muratura.
Sono state 123 le uscite totali in mare per il recupero dei rifiuti: 60 per lo strascico, 40 per il tremaglio, 8 per il recupero dei rifiuti flottanti nelle aree portuali e 15 per il recupero delle reti abbandonate. Una quarantina le imbarcazioni coinvolte, con supporto di subacquei professionisti e un team di tutor per la pesatura e il conferimento dei rifiuti secondo le normative vigenti. “L’attività progettuale si è chiusa con riscontri lusinghieri – commenta Lorenzo Taccone, esperto del settore e coordinatore del progetto – il pescatore è il primo ambientalista quando si tratta di difendere la risorsa mare. Parlerei, dati alla mano, di risultati molto positivi in termini di rifiuti recuperati in mare e partecipazione degli addetti ai lavori. Segnali che riteniamo certamente incoraggianti per il futuro”.
Alle operazioni ha collaborato anche l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), sede di Palermo.

in foto: una murena rimasta impigliata in una rete abbandonata nei fondali e recuperata nell’ambito del progetto Marine Litter

 

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