Preside e prof rinviati a giudizio, sono accusati di falso materiale e ideologico

 Preside e prof rinviati a giudizio, sono accusati di falso materiale e ideologico

La dirigente scolastica ed un docente dell’istituto alberghiero di Siracusa sono stati rinviati a giudizio dal gup del Tribunale di Siracusa per falso materiale e falso ideologico. E’ l’ultimo atto di una vicenda iniziata nel 2016
con la bocciatura di un alunno con bisogni educativi speciali, per il quale – secondo l’accusa – la scuola non aveva programmato alcun sostegno didattico.
La bocciatura era stata impugnata al Tar di Catania che, in via cautelare, aveva ammesso il ragazzo alla classe successiva e che per ben tre volte aveva onerato la scuola di adottare le necessarie misure di recupero in favore dello studente, dispositivo che la scuola sembrerebbe aver disatteso.
Al fine di dimostrare l’adempimento dei provvedimenti cautelari, la scuola ha prodotto al Tar alcuni verbali del consiglio di classe, presunti però falsi, e un documento a firma della madre del ragazzo, che sarebbe stato alterato nel contenuto, così da spingere il Tribunale Amministrativo a non accordare al ragazzo il risarcimento del danno provocato dall’ingiusta bocciatura.
A dare sostegno allo studente in questi anni è stata l’associazione Astrea, che si è prodigata per garantire al ragazzo sostegno psicologico e aiuto didattico, fino al diploma. “Siamo sgomenti e davvero preoccupati dal comportamento dell’istituzione scolastica – dice Rossana La Monica, presidentessa dell’Associazione – quanto accaduto lede il diritto allo studio ed alla formazione individuale ed è inconcepibile che possano essere compiute in quell’ambiente azioni contro una persona che ha bisogno di essere sostenuta, invogliata e motivata”. L’associazione ha anche fornito assistenza legale al Tar e nel processo penali, con l’avvocato Gabriella Mazzone.
La stessa Astrea è stata ammessa come parte civile, insieme alla famiglia del ragazzo, nel processo che avrà prima udienza il 21 febbraio 2022. La costituzione di parte civile era stata contestata dalla difesa degli imputati.

foto archivio

 

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