Priolo. A rischio i fenicotteri rosa delle Saline, ordinanza del sindaco per salvarli

 Priolo. A rischio i fenicotteri rosa delle Saline, ordinanza del sindaco per salvarli

Un’ordinanza per salvare i fenicotteri rosa della Saline. L’ha firmata il sindaco, Antonello Rizza. I pulcini  nati a giugno  rischiano di morire per via dell’abbassamento dei livelli dell’acqua visto il  gran caldo di questi giorni. A lanciare l’sos è stata la Lipu, la lega per la protezione degli uccelli, che gestisce la riserva. Sollecitazione raccolta dall’amministrazione comunale. Con l’ordinanza firmata da Rizza,  la centrale Enel, che confina con la riserva, è autorizzata a pompare acqua di mare all’interno delle saline, in maniera da riportare i livelli di sicurezza. La società  ha predisposto le tubazioni fino al confine delle saline, in attesa delle analisi dell’Arpa, che darà il nulla osta definitivo. Entro un paio di giorni l’acqua comincerà ad arrivare . I pulcini a rischio sono 51 e, senza un intervento incisivo, avrebbero avuto non più di due settimane di vita. Sono, invece, 130 i fenicotteri adulti, attualmente, stanziali a Priolo.“L’arrivo dei fenicotteri rosa è stato il coronamento di 15 anni di lavoro per portare l’area ad un buon equilibrio bio marino – aggiunge Fabio Cilea, direttore della riserva Saline di Priolo – Si tratta di uccelli molto delicati ed esigenti, hanno bisogno di acque pulitissime, di molto cibo e di livelli ottimali degli acquitrini in cui vivono. Un habitat, quindi, che rappresenta anche un importante indicatore del benessere ambientale delle aree circostanti. Quando abbiamo lanciato l’allarme l’Enel si è detta subito disponibile per l’intervento, ma c’era un problema autorizzativo che, adesso, è stato risolto grazie al Comune di Priolo”. “Le saline sono un sito di interesse nazionale ed europeo – spiega il sindaco, Antonello Rizza – per disporre qualunque azione, di conseguenza, sarebbe stato necessario il nulla osta del Ministero dell’Ambiente. Ma, vista l’emergenza, dopo avere interpellato la prefettura (che, comunque, si è dichiarata incompetente per l’intervento), abbiamo scelto di assumerci questa responsabilità”.
 
 
 
 
 

 

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