Priolo, alta tensione sul bilancio. Rischio bocciatura e scioglimento, Carta: “Anomalia da correggere”
«La situazione che si sta determinando nel Comune di Priolo Gargallo è grave e non può essere affrontata con leggerezza o tatticismi politici». Lo dichiara il deputato regionale Peppe Carta (Grande Sicilia), intervenendo sullo scontro politico-istituzionale che si consumerà tra oggi e domani in Consiglio comunale, con la possibile bocciatura del bilancio. Per Grande Sicilia sarebbe il tentativo del sindaco Pippo Gianni di far cadere il Consiglio comunale. “È evidente – prosegue Carta – che sul piano politico le osservazioni sollevate dal deputato Riccardo Gennuso sono fondate. Tuttavia, ciò che oggi emerge con chiarezza è una difformità normativa non più sostenibile: in Sicilia, la bocciatura del bilancio determina la caduta del solo Consiglio comunale, mentre nel resto d’Italia comporta lo scioglimento sia del Consiglio che del sindaco. Una disparità che mina i principi di responsabilità e di equilibrio democratico. Per questo – afferma Carta – sarà mia premura, insieme ai parlamentari che ho già coinvolto, presentare con urgenza un emendamento per recepire la normativa nazionale e correggere questa anomalia. È necessario uniformare la disciplina regionale a quella statale, restituendo coerenza e trasparenza al sistema”.
Secondo Carta, “l’atteggiamento del sindaco Gianni, che ha perso la maggioranza, appare oggi orientato a sottrarre ai cittadini di Priolo Gargallo il pieno esercizio della democrazia. Priolo – sottolinea – affronta problemi ambientali enormi: discariche ancora da mettere in sicurezza, una mancata programmazione seria sul futuro ecocompatibile del territorio e l’assenza di una reale strategia di decarbonizzazione”.
Carta ribadisce inoltre che l’attenzione non sarà rivolta solo al profilo legislativo: «Chiederemo anche un intervento specifico sul bilancio comunale. Il Comune presenta oltre 31 milioni di euro di residui attivi non riscossi e vi sono, a mio avviso, diverse componenti del bilancio che non risultano conformi ai principi dell’equilibrio finanziario previsti dalla normativa vigente. Alla luce della proroga del termine di approvazione del bilancio al mese di marzo, la sua eventuale bocciatura non comporta alcuna conseguenza per il Consiglio comunale, che resta pienamente in carica fino a tale data. Tuttavia, l’assetto politico-istituzionale potrebbe mutare per diverse ragioni. In questo scenario, l’eventuale caduta potrebbe non riguardare il Consiglio comunale ma interessare direttamente il sindaco e la sua giunta».














