Priolo e i crudi dati del rapporto Sentieri. Scarinci: "In prima linea per migliorare l'ambiente"

 Priolo e i crudi dati del rapporto Sentieri. Scarinci: "In prima linea per migliorare l'ambiente"

Il presidente del Consiglio Comunale di Priolo, Beniamino Scarinci, dopo la pubblicazione di alcuni stralci del rapporto Sentieri sulle condizioni ambientali e l’incidenza di particolari patologie nel sito Sin rivendica la bontà dell’operato dell’amministrazione priolese. “Da sempre insieme al Sindaco ho combattuto una battaglia tesa a migliorare la condizione di vivibilità del nostro territorio. Nei tavoli ministeriali abbiamo rivendicato il diritto di vivere in un ambiente migliore, siamo riusciti a inserire decine e decine di prescrizioni nelle Aia, prescrizioni che allo stesso tempo hanno garantito investimenti sul nostro territorio e ambientalizzazione degli impianti petrolchimici. Oggi però, senza paura di smentita, sento di dover affermare che non c’è una linea chiara, non esiste un obiettivo definito, una politica seria sul futuro della zona industriale. Lo studio Sentieri evidenzia una situazione ambientale/sanitaria pessima del nostro comprensorio come per tutti gli altri siti di interesse nazionale italiani”, scrive Scarinci in una lunga nota. “Debbo necessariamente evidenziare che troppe questioni si stanno complicando e la mancanza di obiettivi da raggiungere non consente una programmata azione di investimento e sviluppo eco sostenibile del polo industriale. Fu firmato un accordo di programma che prevedeva l’investimento pubblico/privato di 770 milioni di euro del quale non si ha più notizia. Il piano Destinazione Italia riscrive la disciplina dei siti inquinati nazionali, dando l’opportunità agli inquinatori di fare nuovi impianti  senza meglio definire se e quali aree bonificare. Altra cosa strana è la messa in sicurezza delle falde bloccata dal Ministero per il collettamento di Isab Sud al depuratore Ias con il risultato di bloccare la bonifica e la messa in sicurezza della falda, dando tra l’altro un importante alibi alla zona industriale per non investire per le bonifiche”, denuncia Scarinci.
“Per non parlare delle emissioni e delle normative che le governano: da anni la nostra amministrazione ha sollevato questo problema e ha chiesto di valutare l’idea di predisporre uno stralcio alla normativa sulle emissioni e sulla qualità dell’aria per i siti a particolare concentrazione di industrie con importanti emissioni come Priolo. Anche qua silenzio. E’ tempo che chi ha la responsabilità di chiarire le cose e prendere le decisioni lo faccia perché diversamente continueremo a vivere in un mondo nel quale ogni giorno viene smentito quello che è stato detto il giorno prima”. Il presidente del consiglio comunale di Priolo incontrerà nei prossimi giorni l’onorevole Amoddio che sul tema dell’ambiente ha presentato diverse interrogazioni.

 

Potrebbe interessarti