Priolo. Intimidazione a Bosco (Psi):uccisi i suoi cinque cani, indaga la Digos

 Priolo. Intimidazione a Bosco (Psi):uccisi i suoi cinque cani, indaga la Digos

“Un gesto infame, meschino, che dimostra il degrado in cui è sprofondata Priolo”. Così Christian Bosco del Psi commenta l’intimidazione subita, con l’uccisione di cinque cani della sua famiglia. Destinatario di quello che potrebbe essere un “messaggio” chiaro è Sebastiano Bosco, rappresentante regionale dell’area socialista del Psi. “L’atto commesso appartiene certamente a persone ignobili- prosegue Bosco- E’ accaduto venerdì scorso e tutto è stato denunciato alla polizia che, con la Scientifica, ha effettuato un sopralluogo e fatto i rilievi del caso”. Secondo una prima ricostruzione gli animali sono stati uccisi con del veleno per lumache, di cui le ciotole sono state trovate piene. Sono morti così cinque dei sette cani della famiglia. Aperta un’inchiesta. “Indaga la Digos- spiega ancora Bosco- Speriamo che si possa presto arrivare alla verità, per individuare esecutori ed eventuale mandante”. Non si tratterebbe del primo messaggio intimidatorio indirizzato alla famiglia Bosco. “Ci hanno tagliato le gomme dell’auto e della moto, hanno scassinato più volte il nostro negozio, ci hanno rivolto minacce. Adesso questa infamità, che non ci ferma comunque”. Solidarietà dai socialisti siciliani, attraverso il segretario regionale Giovanni Palillo- “Le forze dell’ordine e la magistratura-questa la sollecitazione- predispongano un piano di difesa nei confronti di Bosco e del figlio Christian che da anni a viso aperto hanno sostenuto una battaglia sacrosanta contro l’illegalità diffusa a Priolo e per salvaguardare la salute dei concittadini colpiti da fenomeni tumorali di grave entità”.Per Palillo ci sarebbe “una fazione politico-criminale che vuole spegnere la voce dei socialisti e creare un clima di paura. Lo Stato deve tutelare la vita e la salute dei socialisti Bosco attraverso indagini rapide e serrate. Non è difficile-arriva a dichiarare il segretario dei socialisti- ipotizzare chi siano i mandanti e quindi attraverso una azione ad ampio raggio investigativo assicurare i colpevoli alla giustizia”.

 

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