Priolo. "Le industrie vogliono chiudere? Minacce avventate", Pippo Gianni chiede coesione

 Priolo. "Le industrie vogliono chiudere? Minacce avventate", Pippo Gianni chiede coesione

“La minaccia di chiusura degli impianti da parte di Confindustria e il conseguente ricatto della perdita di posti di lavoro va respinta con fermezza, pur condividendo una necessaria rivisitazione complessiva del Piano regionale della Qualità dell’Aria”. Questo il pensiero del Sindaco di Priolo, Pippo Gianni, a proposito delle dichiarazioni rilasciate al Sole 24 Ore dal Presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, che prospetta il rischio che le grandi aziende possano lasciare il nostro territorio a causa della mancata convenienza economica e dei troppi vincoli.
Nei prossimi giorni il Sindaco Gianni parlerà con i Segretari nazionali delle Organizzazioni Sindacali per fare il punto della situazione e discutere delle iniziative e delle prospettive future.
“Questo è il tempo della convergenza – ha rimarcato il primo cittadino – dei chiarimenti e delle intese tra Stato, Regione, Enti Locali e industrie. Le dichiarazioni del Presidente di Confindustria sono avventate, bisogna sedersi ad un tavolo e trovare insieme le giuste soluzioni. Deve prevalere la serietà, non dimenticando che il nostro è il sito a più alta densità di insediamenti industriali d’Europa. Negli ultimi 10 anni qualche intervento per un abbassamento delle sostanze inquinanti rilasciate in atmosfera è stato attuato – ha continuato il Sindaco Gianni – ma questo non basta, gli interventi devono continuare per tutelare la salute di tutti. Affinchè la convivenza tra cittadini e industrie possa proseguire è importante che queste ultime si impegnino a salvaguardare la salute e ad offrire occupazione alla popolazione locale. Già a novembre quando ho parlato con il Ministro dell’Ambiente Costa – ha ricordato il Sindaco Gianni – ho suggerito una serie di interventi, per l’area industriale Priolo-Melilli-Augusta e per l’Ilva di Taranto. Per evitare un depauperamento delle economie industriali e tenere sotto controllo l’inquinamento, la Comunità Europea dovrebbe investire sull’ambiente, puntando sul rinnovo degli impianti”.
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