Quelli che…non riescono a rimanere a casa, ancora denunce e sanzioni in tutta la provincia

 Quelli che…non riescono a rimanere a casa, ancora denunce e sanzioni in tutta la provincia

Prosegue il lavoro di controllo del rispetto delle regole per contenere i contagi da coronavirus svolto quotidianamente dai Carabinieri. A Siracusa, in diversi sorpresi fuori casa hanno dichiarato “di essere stanchi di rimanere tra le mura domestiche”; in un caso, una persona ha riferito di essere uscito di casa per andare a far visita ad alcuni familiari. Sono stati sanzionati
A Siracusa sono state controllate alcune persone anche in orario notturno e alle prime luci dell’alba, anch’esse in circolazione senza valida giustificazione. Denunciata una donna che, proveniente da Carlentini, aveva raggiunto il capoluogo per acquistare generi alimentari in un esercizio commerciale a prezzi più convenienti di quelli applicati nei supermercati più prossimi alla sua abitazione.
A Belvedere, alcune persone sono state sorprese mentre circolavano al di fuori del comune di residenza per andare a far visita ad un amico; a Sortino un uomo, controllato mentre era alla guida della propria autovettura, ha dichiarato di essere di ritorno dalla casa di un amico, dove aveva trascorso qualche ora per svagarsi; a Brucoli una donna residente nel centro cittadino di Augusta è stata sorpresa mentre svolgeva attività sportiva, lontano dalla sua abitazione; a Carlentini, Noto, Avola e Palazzolo Acreide diversi soggetti sono stati trovati lungo le vie cittadine senza giustificazioni rilevanti riconducibili a quelle individuate nei Decreti governativi e nelle Ordinanze Regionali; a Palazzolo Acreide un italiano proveniente dalla Tailandia è stato denunciato per avere omesso di comunicare alle Autorità il proprio rientro al luogo di residenza.
I Carabinieri sensibilizzano ancora la cittadinanza al rispetto dei decreti governativi, ricordando che nell’ultimo di essi è stato fatto divieto a tutti di spostarsi in comune diverso da quello in cui ci si trova se non per “comprovate esigenze lavorative”, “assoluta urgenza” o “motivi di salute”.

 

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