Rabbia Gennuso, "mia moglie uccisa dalla malasanità". Per gli ispettori non andava dimessa

 Rabbia Gennuso, "mia moglie uccisa dalla malasanità". Per gli ispettori non andava dimessa

Non doveva essere dimessa dall’ospedale Umberto I di Siracusa e mandata a casa, ma andava trasferita in un centro di cardiochirurgia, come il Papardo di Messina, per un intervento per la sostituzione della valvola mitralica. E’ quanto emerge dal rapporto degli ispettori dell’assessorato regionale alla Salute sulla morte di Pinuccia Guccione, 60 anni, di Rosolini, moglie del deputato regionale, Pippo Gennuso, deceduta il 13 dicembre scorso.
Gli ispettori hanno inviato la relazione al commissario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta, all’assessore regionale Ruggero Razza ed al dirigente generale della Pianificazione strategica. “In base ai documenti in nostro possesso, risulta una corretta gestione clinica. L’unica criticità – si legge nella relazione – a nostro avviso è legata al non trasferimento della paziente dalla Utic di Siracusa alla Cardiochirurgia di Messina. Infatti – scrivono ancora gli ispettori – viene dimessa a domicilio in data 29 novembre 2017 in accettabili condizioni di compenso emodinamico, asintomatica per angor e dispnea, mentre giunge dopo 5 giorni alla Cardiochirurgia di Messina in precarie condizioni cliniche generali”.
In merito alla vicenda il parlamentare regionale Pippo Gennuso ha detto: “L’avevo detto sin dal primo giorno che me l’avevano ammazzata” ed ha annuncia che martedì prossimo presenterà un’interrogazione parlamentare all’Ars.

 

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