Reddito di Cittadinanza, percettori impiegati dai Comuni: la provincia meglio del capoluogo

 Reddito di Cittadinanza, percettori impiegati dai Comuni: la provincia meglio del capoluogo

Un dato balza all’occhio. Nell’impiegare in lavori di utilità collettiva i percettori del reddito di cittadinanza, il Comune capoluogo è in netto ritardo. Se ne parla ormai da anni ma contro gli scogli insuperabili dei Puc (progetti di utilità collettiva), a Siracusa si sono scontrati due assessori: prima Alessandra Furnari e poi Maura Fontana. Risultati identici: se ne parla di tanto in tanto, ma ancora niente. Eppure in provincia diverse città hanno già avviato questi programmi previsti per legge dall’inizio del 2019. A settembre del 2020, la giunta comunale di Siracusa annunciava il via libera all’atto di indirizzo per l’attivazione delle procedure e la stesura dei progetti che avrebbero consentito l’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza in lavori di pubblica utilità. A febbraio del 2021, però, nessuno dei progetti previsti negli ambiti ambientale e beni comuni era ancora partito. Eppure in tutto quel lasso di tempo i dirigenti dei settori comunali interessati avrebbero dovuto definire i cosiddetti Puc, completi di costi di organizzazione e gestionali, per poi passarli al settore Pari opportunità sociali per il coordinamento dell’attuazione e dell’impegno di spesa. A novembre 2021 ancora i Puc sono fermi al palo nella città capoluogo.
Augusta, invece, è stata la prima in provincia, attivando 5 progetti che hanno impiegato 78 percettori. E a breve, annuncia il sindaco Di Mare, ne partiranno altri 5 di Puc. Anche Canicattini e Noto sono state tra le prime città in provincia ad impiegare i percettori del reddito di cittadinanza in attività socialmente utili. E poi Melilli; quindi Avola con 66 percettori a “lavoro” per il Comune. Stanno accelerando Priolo e Floridia. In quest’ultima cittadina sono già partiti i corsi di formazione, al termine 84 percettori di Rdc saranno impegnati per alcune ore a settimana in 5 progetti per la collettività.
I progetti elaborati a Siracusa dal Comune capoluogo, dovrebbero chiamare in causa poco più di 100 beneficiari del reddito di cittadinanza. A causa del grande ritardo, mentre in provincia partono Puc quasi ovunque, si era pure ipotizzato che qualcosa bloccasse le procedure. E invece, fonti delle Politiche Sociali confermano che la procedura è in corso. La sensazione è che proceda lenta, però.
E’ vero che la norma non è semplicissima, con prescrizioni a iosa come quella che prevede che le attività non debbano accavallarsi; poi i tutor per verificare le attività svolte; poi i protocolli con altri enti interessati a beneficiarne e il mettere tutto in rete e coordinato per avviare in contemporanea i progetti. Ma è la stessa norma che vale anche per quelle cittadine che, in provincia, sono riuscite a sbloccare quei progetti percepiti dal resto della cittadinanza come un gesto di equità sociale.
Gli 84 percettori pronti ad essere impiegati a Floridia, i 66 di Avola ed i 78 di Augusta spiegano inoltre che non c’è grossa differenza nei numeri/richieste (e nelle difficoltà) con il capoluogo, che invece faticosamente tenta di occuparsi di un centinaio di beneficiari del Rdc.

 

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